Sebastiani “Gran primo tempo ma risultato giusto. Il Perugia è una signora squadra. Sono soddisfatto. Peccato per le opportunità non concretizzate. La classifica? La preoccupazione non è cambiata. Nel primo tempo abbiamo dimostrato di saper giocare a calcio. Avanti così.”

Inutile girare attorno al problema: la situazione è grave ed è figlia di una serie di errori fatti proprio dal presidente in sede di acquisiti e cessioni.

Tre allenatori si sono trovati a lavorare su una squadra che ha difetti in difesa, vuoti a centrocampo e attacco senza centimetri necessari e senza una vera punta.

Chiaramente, con accorgimenti tattici, i tre allenatori hanno cercato di supplire a questi errori ma i numeri, nella loro arida realtà parlano di un punto sopra la zona play out e con una partita, lunedì sera, a Venezia, che diventa di vitale importanza.

A questo punto, conoscendo la psicologia dei calciatori professionisti non sarebbe utile dare loro una carica in più mettendo a disposizione un premio partita per la vittoria a Venezia?

È chiaro che i calciatori dovrebbero sempre giocare al massimo e al meglio perché stipendiati per vincere, non per accontentarsi di una normale prestazione, ma si sa bene come vanno le cose e come un incentivo, a volte, diventi vitale.

Nella malaugurata ipotesi, possibilissima, però, di perdere a Venezia si cadrebbe in una spirale estremamente pericolosa soprattutto in considerazione che gli avversari stanno vivendo un momento interessante e positivo.

I sostenitori di comodo hanno parlato di attacco manovriero, di sfortuna e di un Pescara diverso e vivo che avrebbe potuto chiuderei l primo tempo in vantaggio di quattro reti. M un’analisi serena ti fa capire che le lacune difensive siano state le solite e i 51 gol subiti ne sono la conferma. I troppi passaggi sbagliati a centrocampo ti fanno capire che il solo Memushaj è di categoria e in avanti per fortuna c’è il solito Galano e poi si annaspa alla ricerca di qualche che è possibile ma non arriva… anche se contro il Perugia i due gol sono arrivati e almeno tre occasioni potevano essere meglio sfruttate, ma di pari passi bisogna riconoscere che anche il Perugia avrebbe da recriminare su due pali, un rigore non concesso e almeno due occasioni da rete.

Comunque, inutile stare a piangere sul latte versato. La Serie b può essere mantenuta a patto che si giochi come fossero le ultime partite della “vita” calcistica…

Se serve un incentivo lo si dia. Sarebbero euro spesi bene.

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