Due acquisti azzeccati, Merola e Rafia, e il Pescara sembra rinvigorito. Analizzando solo la prestazione dei Biancazzurri, senza troppe considerazioni nei riguardi degli avversari che hanno confermato, eccezion fatta per qualche sprazzo tecnico di un certo interesse, di essere poca cosa, dico che mi sono piaciuti sia per il gioco espresso, sia per la determinazione, sia per l’impegno profuso. Cinque gol sono sempre un bel viatico ma pur godendosi appieno il risultato e la domenica vissuta, non bisogna dimenticare che il Catanzaro continua a vincere e a mantenere un distacco abissale, che il Crotone deve ancora giocare, domani lunedì, con l’Avellino, che le altre formazioni che ci seguono cominciano a rosicchiare dei punti importanti e poi bisogna anche fare delle considerazioni a lungo respiro.

Considerazioni che ci pongono di fronte ad alcune domande:

Basterà il Pescara di oggi a vincere la concorrenza delle altre trenta squadre che lotteranno per un solo posto utile per la Serie B?

Saprà il mister Colombo dare corposità tecnica e tattica alla nuova squadra e presentarla nel minitorneo dei play off con valori aggiunti tali da superare formazioni come Crotone, Pordenone, Pro Patria, Lecco, Cesena, Entella, Ancona etc...

Sapranno i Biancazzurri tenere la concentrazione necessaria per lavorare e crescere in vista di questi incontri?

Non vorrei, e lo dico specie dopo aver ascoltato le mirabolanti espressioni del presidente e dei suoi stretti collaboratori  relativamente alla vittoria di oggi, che le esaltazioni finissero per tagliarci ancora una volta le gambe.

Sarebbe opportuno ricordare che di fronte oggi c’era il Potenza e non la Reggiana o il Pro Sesto, e che il Potenza era accreditato di sole 5 vittorie, 14 pareggi e ben 7 sconfitte con 30 gol fatti e 43 subiti.

Certo il Pescara di oggi mi è piaciuto e mi sono divertito nel vedere le triangolazioni di Rafia, grande lavoro a centrocampo, e di Merola e degli stessi Vergani e Lescano, così come mi ha entusiasmato per il suo dinamismo e il suo supporto in attacco di Cancellotti. ma i campionati si vincono (Catanzaro docet) con la continuità dei risultati.

Ormai questo campionato lo abbiamo perso per aver presentato all’inizio una squadra incompleta e che solo alcuni fortuiti risultati non avevano fatto capire gli errori della campagna acquisti estiva. Ma tra qualche mese bisognerà disputare un altro minitorneo più duro in quanto ci saranno le migliori squadre dei tre gironi, riuscirà Colombo a fare di questo nuovo gruppo un caterpillar capace di “asfaltare”, come dicono i tifosi, gli avversari?

Altrimenti dovremo rassegnarci a vivere delle esaltanti partite come oggi, dei risultati deludenti come alcuni di quelli vissuti contro  Avellino, Foggia (quante vittorie ci vorranno per far digerire quel rospo?) e rassegnarci ad un altro anno di Serie C con la speranza che i dirigenti del Pescara capiscano che i mercati estivi fanno creare le basi del vero successo. Il mercato d’inverno serve solo a trovare delle “pezze a colori”. E, soprattutto, il successo poggia su giocatori di proprietà e non su prestiti che, per esempio, il prossimo giugno lasceranno il Pescara con la necessità di riconciare da capo.

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