Sebastiani, dopo Salerno, si è ritrovato di fronte al risultato del suo operato di mercante calcistico. In tempi lontani, quando avrebbe potuto rimediare concretamente, con molti servizi l’ho messo dinanzi alle sue responsabilità di scelte di mercato fatte non per esigenze tecniche ma per sua convenienze personali di affarista del calcio-

Ora ha paura e si scaglia contro i giocatori come se fosse colpevoli di essere stati presi con roboanti dichiarazioni di valore tecnico mentre erano soltanto dei comprimari.

La stampa locale ha sempre esaltato le operazioni del “Genio” e ha esagerato il suo egocentrismo.

Soffocato dalla paura trova normale reagire in questo modo:” "Bisogna dare una svegliata a tutti. Sappiamo già cosa fare sul mercato, si tratta di far capire a quelli che sono qui che oltre alla bravura devono metterci qualcosa in più. Vedo il mister lavorare con la squadra, i concetti li trasmette. Ma se poi non si gioca per tutti, quello che poi si prova in settimana sfuma. Oggi abbiamo affrontato una squadra che ha giocato palla lunga su Djuric. Diamo le colpe a chi le ha, bruciamo gli allenatori ogni anno e non va bene cosi. Rigoni? Non confermo nulla. Sappiamo cosa dobbiamo fare, voglio capire qualcosa e chi non ha voglia di stare a Pescara meglio che vada. Se voglio morire voglio farlo con chi è veramente è pronto a farlo fino alla fine. L'atteggiamento deve cambiare. Forse Pescara è diventata un'isola felice e io so essere anche una testa di ca**o".

E nei suoi monologhi a cui fa da cassa di risonanza la solita emittente usa spesso i termini Importante e cazzimma. Il primo non ha bisogno di spiegazioni, il secondo sta ad indicare un insieme e un intreccio di atteggiamenti negativi: "autorità, malvagità, avarizia, pignoleria, grettezza. In effetti la cazzimma è innanzitutto la 'furbizia opportunistica', e colui che usa la cazzimma è propriamente un individuo furbo, scaltro, sicuro di sé, è il dritto che sa cavarsela, anche se ciò comporta scavalcare gli altri.

Dunque questo termine spiega molto bene ciò che Sebastiani è lo usa in modo improprio facendosi autogol confermando ancora una volta che se parlasse meno farebbe un piacere a se stesso. Un bel tacer non fu mai scritto!

Per il Ferguson dei colli la responsabilità e la colpa di tutto ciò che gli accade è sempre degli altri. Sono gli altri i responsabili delle sue disgrazie. Lui non ne ha colpa.

Ci sono molte persone incapaci di accettare la responsabilità delle proprie azioni, così come fa il mercante di casa nostra e quando un individuo non è in grado di ammettere che è lui stesso ad avere in mano le redini della propria vita, che è lui che agisce, difficilmente si renderà artefice del proprio destino. In questi casi c’è sempre un colpevole per le sue disgrazie: ovviamente è sempre qualcun altro.

Sebastiani è un genio, un vero artista del mascherare la realtà e giustificarla dicendo a sé stesso: la responsabilità non è mia. Non si pente né si fa problemi a ricorrere all’autoinganno, vedrete che colpevolizzerà anche Repetto per gli acquisti che lui ha fatto o darà la colpa a Marinelli per non averlo frenato in tempo...

E intanto il Pescara ha sedici punti con l’impegno, se vorrà salvarsi, di farne trentadue, se basteranno, nel girone di ritorno.

Con questa squadra e con questo genio del mercato sarà possibile?

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