Il Pescara è stato inserito nel girone B ma la sua appartenenza al raggruppamento è ancora provvisoria e sub judice. Tutto infatti dipende dalla pronuncia del Consiglio di Stato attesa per il 29 su riammissioni e ripescaggi nella serie cadetta e di conseguenza nella terza serie nazionale.

Il calcio sempre più nelle mani della Magistratura e la giustizia sportiva così com’è non può funzionare. Siamo arrivati  al punto che i tifosi tifano per questo o quel giudice sportivo. Siamo arrivati a livelli parossistici del sistema. Serve uno sforzo collettivo per ripristinare un po’ di correttezza nei comportamenti e nei commenti.

Quando ritroverà la sua autonomia il mondo dello sport e del calcio in particolare?

Intanto si è capito che al Pescara servono almeno altri tre nuovi arrivi, uno per reparto (Sannipoli e Lombardi i candidati in mezzo, Miranda e Stramaccioni dietro), senza contare che nuove dismissioni, sempre possibili con il mercante nostrano, possono portare alla necessità di inserire altri tasselli nel reparto interessato dalla cessione ad oggi non preventivata di un elemento.

Mesik può andare via?

“Mi dispiacerebbe se dovesse partire – ha detto Zeman - ma nel calcio va così. Di solito i più bravi vanno via e si sostituiscono, in caso la società saprà come muoversi".

Il signor Zeman è consapevole che la sua squadra è ancora un cantiere aperto e che ha bisogno di tempo per lavorare, crescere e migliorare e lo era anche prima della disfatta di Fiorenzuola. E non ne aveva fatto mistero alla vigilia: "Siamo una squadra molto giovane ed inesperta, ma con delle qualità", aveva detto, "e siamo solo a metà del lavoro.”

Con tutti gli alibi che volete: squadra giovane, troppi elementi nuovi, gambe pesanti per la preparazione in corso  che deve essere ancora smaltita e assimilata, resta il fatto che la retroguardia ha sbandato più del dovuto, subendo come capita ormai da anni, a prescindere da chi era in panchina, gol da palla inattiva e su svarioni del singolo o di reparto, perdendo poi definitivamente la bussola una volta che è andata in confusione.

Mancanza di esperienza e personalità, ma non solo.

Mancanza di equilibrio tra i reparti.

Il portiere spesso conferma di non conoscere bene i fondamentali del suo ruolo e che quando esce dai pali va all’avventura.

Zeman appare, comunque fiducioso e conferma: “Tecnicamente e fisicamente è superiore a quella dell'anno scorso, ma nel calcio la tecnica non basta. Servono anche altre componenti.”
Ecco, sono le altre componenti mancanti a far tremare i polsi dei tifosi che vorrebbero lasciare questa Serie C, ma se non si prendono provvedimenti seri e subito, e se il campionato si appendesse dalle prime giornate, lasciare la Serie C sarebbe una impresa dura anche per un maestro come Zeman.

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