Naturalmente il titolo si riferisce al periodo precedente  quando Zeman arrivò solo in corso d’opera e il suo apporto fu notevole ma non bastevole. Ora le cose sono diverse: Zeman ha potuto lavorare fin dal principio, ha avuto la fiducia dei suoi ragazzi che lo seguono nella preparazione fisica ancorché dura, quindi possiamo prevedere che quest’anno sarà il Pescara a darle...

Qualcuno può dire che è presto per guardare la classifica ma la Torres ha dato il via alla prima fuga della stagione. 15 i punti conquistati con Pescara e Carrarese che inseguono a cinque lunghezze. Un divario già ampio, complice la partita non giocata dal Delfino, e che non deve aumentare nel prossimo turno. Per questo motivo  Zeman dovrà lavorare al meglio con la squadra in questi giorni sia per recuperare la condizione degli acciaccati e sia per andare a limare quei difetti che la squadra ha finora mostrato. L'obiettivo è quello di restare in campo concentrati per tutti i 90 minuti, senza cali di tensione e chiudere quanto prima le partite. Zeman lavorerà anche su questo per continuare a vincere e non perdere ulteriore contatto con la testa della classifica.

Dopo essersi regalato una notte da capolista nell'infrasettimanale, il Delfino è ora dietro solo alla sorprendente Torres, che guida la classifica a quota 15 punti e che domani farà visita alla Juventus NG che ha saputo battere in casa l’Ancona.

La formazione di Alfonso Greco è l'unica a punteggio pieno in tutta la Lega Pro ed ha l'attacco record del girone B, proprio insieme al Pescara di Zeman, ma se quella del boemo al momento è una sorta di piccola cooperativa del gol visto che a segnare sono stati in tanti, a conferma che Zeman con le sue giocate sa mandare in gol non solo i tre dell’attacco: 2 reti per Cuppone e De Marco, una a testa per Accornero, Aloi, Tunjov, Merola e Cangiano, la Torres può contare su 2 elementi che insieme hanno siglato 6 delle 9 reti totali: il tandem formato da Luigi Scotto, 4 marcature personali, e Francesco Ruocco, 2.

Il primo banco di prova per il Pescara contro una squadra solida come il Gubbio della vecchia volpe Braglia ben conosciuto in Abruzzo, darà alcune risposte importanti.

Questo Pescara è un cantiere ancora in fieri e con gerarchie non del tutto definite nel reparto d'attacco, dove il solo Merola sembra avere i gradi certi da titolare. I giochi sono apertissimi sia al centro, con Cuppone che deve guardarsi dalla concorrenza di Tommasini e Vergani, i quali dopo i rispettivi problemi fisici si stanno avvicinando al top della condizione, sia sul lato sinistro, con il dualismo Accornero-Cangiano che animerà presumibilmente tutta la stagione biancazzurra.  

Le circa due settimane di pausa per il Pescara sono servite alla squadra per apprendere ancora meglio le idee di calcio di Zeman, migliorare negli errori commessi finora dalla squadra e anche per recuperare e migliorare la condizione di alcuni giocatori che non hanno mai giocato per via degli infortuni e che ancora non erano al top della forma fisica. 

Tra questi ci sono Vergani e Tommasini. Il primo ha trovato pochissimo spazio finora, complice anche l'ottimo periodo di forma di Cuppone. Tommasini invece si è infortunato appena arrivato a Pescara e non è mai sceso in campo. Zeman conta di avere entrambi i giocatori per la sfida con il Gubbio in programma il 2 ottobre. Se questo dovesse accadere, allora per il boemo ci sarà l'imbarazzo della scelta in attacco.

Giacomo Zecca, attaccante della Torres, che contro il Sestri Levante ha regalato i  tre punti alla sua squadra    è un estimatore di Zeman e dice la sua sulle favorite del girone: "Cesena, Spal e Perugia su tutte, ma occhio al Pescara".

Anche i tifosi biancazzurri sono convinti di questo nuovo corso del Pescara e sono fiduciosi nel lavoro di Zeman che ha confermato di essere “padrone e sotto” della sua squadra libero da qualsiasi interferenza.

Del resto, lo stesso presidente, ha detto di essersi ricreduto, temendo un rilassamento da parte del mister, avendolo visto carico e voglioso di chiudere in bellezza questo campionato. E se lo dice lui, “laureato” in Scienze Calcistiche, chi siamo noi per non credergli?

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