Il pareggio è spesso solo un compromesso. Nessuno dei due contendenti è soddisfatto, come nessuno è completamente rattristato. Se in tanti sport il pareggio è contemplabile, nella vita non succede praticamente mai.
Se ci si pensa attentamente, in qualsiasi transazione, in qualsiasi compromesso tra uomini, non vi è mai perfetto equilibrio. C’è sempre qualcuno che sul piano più oggettivo possibile, anche se per poco, ha la meglio. E anche nello sport spesso il pareggio non è reale se confrontato con le esigenze dell’una e dell’altra squadra. Ve n’è sempre una che ci guadagna di più.
Il fatto che sempre ci sia un vincente, nonché l’equivalente “perdente”, non è come potrebbe apparire un concetto “spietato”. Solo se si perde è possibile innescare la molla dell’autoanalisi che porta alla correzione degli errori, a quell’evoluzione che innesca la crescita necessaria all’adattamento.
Nel limbo non si muove nessuno.

Comunque il pareggio è servito a inserire il primo punto in classifica.

Ora sta al mister Oddo capire come inserire al meglio le nuove forze e stabilire se alcuni giocatori sono da cedere o meno: penso a Drudi che qualcuno ha valutato insufficiente e che altri hanno valutato più che positivo. Personalmente credo che cederlo sia un grosso errore. Di questo ragazzo sappiamo tutto, di chi dovrebbe entrare al suo posto abbiamo solo delle speranze che potrebbero essere deluse.

Si è discusso di un Galano in ombra ma non si è valutato il tema tattico che non lo ha aiutato. Si parla di un centro campo forte ma non si è voluto sottolineare che Valdifiori deve ancora lavorare, e molto, per essere sul campo quello che abbiamo conosciuto in altre stagioni.

E poi perché sottacere il fatto che questo Pescara è stato costruito nelle ultime ore e che ha bisogno di trovare l’amalgama che non si compra al supermercato…

Credo che, al di là delle recriminazioni per un gol mancato, bisogna avere la pazienza di aspettare che il mercato sia finito e capire quali potranno essere le reali potenzialità di questa squadra.

Dopo soli novanta minuti alcuni si sono lasciati andare a giudizi trancianti quasi a voler disconoscere la possibilità dei miglioramenti che, comunque, ci saranno con il lavoro d’assieme.

Personalmente mi prendo il punto e aspetto prima di dare un giudizio che non potrà mai essere definitivo perché il campione di oggi potrebbe diventare il giocatore modesto e viceversa il poco appariscente di poggi potrebbe illuminare il gioco biancazzurro.

Equilibrio da cercare nella squadra ma anche equilibrio in chi si atteggia a censore di turno.

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