In queste ore si sta facendo un gran parlare sulla vicenda del gol non concesso e, quindi, della mancata vittoria per colpa dell’arbitro.

Tralasciando i commenti dei tifosi che sono, naturalmente, dettati dalla passionalità, vediamo cosa ha detto il presidente Sebastiani:

"L'arbitro si è scusato. Ha parlato con Delli Carri ed ha ammesso di aver sbagliato», le sue parole. «Ha detto che avendo rivisto le immagini ha fatto un errore. Purtroppo quest'anno abbiamo avuto diverse sviste che ci hanno tolto punti, quindi credo sia il caso di fare maggiore attenzione». 

Orbene è opportuno chiarire cosa dice il regolamento, sempre che l’arbitro abbia detto veramente queste cose ad un dirigente (Delli Carri) del Pescara. Infatti, dicono i tifosi che, se trattasi di errore tecnico, la  partita andrebbe ripetuta. Sempre che nel referto l’arbitro abbia scritto davvero di questo suo errore.

L'errore tecnico va distinto dall'errore di valutazione dell'arbitro.

Solamente un errore tecnico può consentire di rigiocare una partita, mentre una valutazione sbagliata di un arbitro non rientra tra gli errori che possono far disputare nuovamente una sfida. Un rigore non concesso, un'espulsione sbagliata, sono esempi di errori di valutazione, che condizionano sì una partita, ma non sono motivo di una ripetizione. L'errore di valutazione è un errore soggettivo e non oggettivo, per questo non può giustificare la ripetizione della partita.

Un rigore non concesso, un'espulsione sbagliata, una rete non concessa per un presunto fallo precedente, sono esempi di errori di valutazione, che condizionano sì una partita, ma non sono motivo di una ripetizione.

Altro tema della giornata la presenza di Zeman in panchina e la sua capacità di saper insegnare calcio. Partiamo dal suo commento alla gara: 

“Potevamo vincere questa partita, a parte qualche gol sbagliato e quello annullato all'ultimo. Nel primo tempo abbiamo giocato un po' più ordinati, nel secondo tempo con più voglia di fare ma questo non assicura vittoria. Il primo gol di Lescano? In quel momento si sono mossi bene, belle anche le giocate di Merola, peccato non abbia fatto gol. Il gol annullato? L'arbitro lo aveva dato, poi ci ha ripensato e non si sa perché. Penso che si vede chiaramente che il gol era buono. Abbiamo preso due brutti gol, non devi far andare via l'avversario così, sul secondo bisognava chiudere prima."

E’ chiaro che tutti hanno grandi aspettative dalla presenza di Zeman perché la gran parte dei tifosi è convinta della bravura del grande Maestro.

Personalmente, sono convinto che un conto è fare scuola di calcio, quindi insegnare ai calciatori come muoversi sul campo attuando il suo modulo classico, che è un “marchio di fabbrica”, avendo tutto il tempo dato dalla preparazione al campionato, e un altro conto è farlo applicare, nei tempi e nei modi giusti, a giocatori già “abituati” ad altri schemi e in un lasso di tempo abbastanza breve e con la necessità di fare punti importanti.

Da tifoso mi auguro che Zeman faccia anche questo miracolo.

Da giornalista, chiamato a dare un giudizio sulla situazione pescarese, non posso non evidenziare certe perplessità.

Il 4-3-3 interpretato da calciatori adatti e con una giusta mentalità, può soddisfare contestualmente l’esigenza di ottenere un equilibrio di squadra ed una elevata possibilità di soluzioni offensive.

Chiaramente, per raggiungere le finalità predeterminate, è necessaria la partecipazione attiva e corale di ogni singolo giocatore.

Il sistema 4/3/3 prevede la disposizione in campo di due difensori centrali e di due difensori esterni, di tre centrocampisti di cui uno centrale e due interni e di tre attaccanti, uno centrale e due esterni.

Per realizzare una efficace costruzione del gioco finalizzato alla conclusione in rete e nello stesso tempo coniugare risultati positivi e calcio positivo è necessario che la squadra sia formata da giocatori con qualità e caratteristiche specifiche e con la giusta motivazione mentale.

Tutti i giocatori devono partecipare attivamente alla fase di costruzione del gioco, proponendosi con continui movimenti di smarcamento al fine di ricevere la palla e poter effettuare giocate importanti e redditizie.

Dato il poco spazio disponibile, non sto a scrivere come debbono giocare i vari reparti ma le domande d’obbligo sono:

Abbiamo giocatori con le caratteristiche richieste dall’applicazione di questo modulo?

Ci sono i presupposti per farlo?

Ha Zeman il tempo necessario per insegnare come farlo?

Bastano solo il nome e la bravura di Zeman a garantire il successo finale?

Le risposte al campo.  

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