Il Pescara comincia il ritiro domani, lunedì, sotto gli occhi di Zeman che ieri è tornato in città e ha firmato il rinnovo del contratto. Come lui, anche il ds Delli Carri ha prolungato fino al 2024. In serata i due hanno fatto il punto della situazione, dopo che la società ha già messo nero su bianco quattro operazioni: il ritorno di Merola (ieri la firma, 150mila e il 30% della futura rivendita all'Empoli) a titolo definitivo, i prestiti con valorizzazione del portiere Ciocci dal Cagliari e dell'attaccante Accornero dal Genoa, l'ingaggio a titolo definitivo della 20enne mezzala italo-ghanese Denis Manu. Fatta anche per Masala e Squizzato.

Il Pescara è ad un passo dalla chiusura per un nuovo terzino, Brando Moruzzi, terzino classe 2004 della Juventus.  

Daniele Delli Carri prosegue a cercare rinforzi per il centrocampo, reparto che subirà maggiori cambiamenti rispetto la scorsa stagione. Nelle ultime ore è spuntato anche il nome di Vasco Walz, 2004, centrocampista italotedesco del Borussia Dortmund B. Elemento che può giocare al centro o come mezzala sinistra. 

Il Pescara ancora interessato a Casolari per sostituire Palmiero.

Chiarella sta per salutare: diventerà un giocatore del Catania. Con lui, nell'operazione, è stato inserito anche Milos Bocic.

Su Rafia si muove il Venezia che ha Leal e De Vries in uscita, che potrebbero interessare ai biancazzurri.

Quindi comincia il ritiro in città dei giocatori, vecchi e nuovi, sono quasi tutti in condizioni fisiche eccellenti.

Essendo un cronista datato, ricordo bene quando in ritiro, la prima settimana, serviva per far scendere di peso tutti i giocatori che arrivavano ben “inquartati” e tutti al disopra del peso previsto sulle schede che i tecnici avevano preparato facendo il riscontro altezza – peso - età.

Oggi i giocatori sono dei professionisti, meglio pagati che nel passato e sentono la responsabilità di non farsi prendere troppo dalla gola.

Un aspetto che ho notato, rispetto agli anni passati, è che molte società hanno scelto il ritiro in sede oppure di farlo in sedi in cui i dirigenti sono riusciti a strappare delle buone cifre per portare le squadra così da fare della pubblicità ai paesi ospitanti.

Il ritiro è molto importante perché questo è un periodo dell’anno in cui le squadre creano la base per la propria fortuna e si compatta il tanto citato “gruppo”, vero valore aggiunto nelle vittorie delle discipline a squadre.

Tutto questo processo virtuoso avviene molto spesso una trentina di giorni prima dell’inizio dei campionati di calcio e i posti prescelti da allenatori e società sono spesso di montagna.

La montagna è luogo di vacanza, ideale per ripararsi dal torrido caldo nei mesi estivi più caldi come agosto e luglio; e allo stesso tempo garantisce le condizioni ideali per praticare sport, permettendo quindi sia un tipo di vacanza votata al relax, sia una maggiormente attiva, dinamica e sportiva.

E l’Abruzzo ha richiamato ancora l’interesse del Napoli, poi della Salernitana e del Bari.

Come in tutti i settori che “accompagnano” la grande industria del calcio, anche quello che concerne i servizi per le società che decidono di fare la preparazione in montagna, rappresenta un grosso business.

  

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