Dico subito che il Pescara visto contro l’Entella mi è apparso migliore di quello che ha fatto finta di giocare contro la Reggiana.

Si è visto subito che il Pescara voleva fare la partita anche se l’Entella si è fatta subito pericolosa al 1' con Lescano che, ricevuto da Merkaj, ha impegnato il portiere Sorrentino. Al 7' l'Entella ha perso Morosini per infortunio. Al 12' il Pescara sfiora il vantaggio con una botta da lontano di Pontisso che colpisce il palo.

Nella ripresa la girandola di cambi abbassa i ritmi, a rendersi pericoloso è il Pescara soprattutto nella parte centrale della frazione. Tra il 69’ e il 71’ Borra ferma prima Ferrari e poi respinge il tiro di Pontisso. A un minuto dal termine la palla del vantaggio capita sulla testa di D'Ursi, ma il portiere dell'Entella si fa ancora una volta trovare pronto. Finisce così, senza ulteriori scossoni, un match equilibrato in cui i chiavaresi portano via un punto e mantengono la terza posizione.

Al di là delle frasi di comodo dei diretti interessati, dico subito, senza mezzi termini, che questa partita ha dimostrato e confermato che nel Pescara tutti hanno denunciato dei limiti pericolosi: il presidente che ha condotto una campagna acquisti da ciuccio presuntuoso; il tecnico che, dicono, sia un “mastro” in Serie C, ma che è molto lontano dagli standard degli allenatori avuti dal Pescara e può ricordare solo qualche allenatore del passato che ha deluso fortemente, e che in queste partite, ormai sono tante, non è riuscito a dare un volto accettabile alla squadra che solo in poche occasioni9 ha giocato, per merito dei singoli, a livello discreto<<; i giocatori eccezion fatta per pochissimi elementi, sono da Serie C e non potranno dare molto anche nel futuro perché i loro limiti tecnici sono tali che ti fanno venir voglia di chiudere il block notes e andare via sopraffatti dalla noia.

Questo passa il “migliore”, noto come il Ferguson collinare o anche come il Pinocchio per le tante bugie con le quali ha costruito il suo piccolo impero calcistico che ha fruttato a lui un arricchimento personale, e al la tifoseria è costato un declassamento con il pericolo di restare chissà per quanto tempo in Serie C se non ci salva il presidente Gravina con la riorganizzazione dei campionati di Serie B creando una B2 e dandoci la possibilità, per meriti sportivi del passato, di assicurarci un posto tra le 40 società che formeranno i due Gironi.

Detto questo mettiamoci l’animo in pace e prepariamoci ad un finale di sofferenza dove i play off sicuramente non saranno quello che si aspettano gli ottimisti per convenienza Sebastiani, Auteri, Matteassi.

Ed ora ci aspettano tre trasferte: Fermo, Pesaro, Modena che, per una squadra normale, dovrebbero dare almeno sei punti, per la “sebastianese” è difficile fare previsioni.

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