Sperare. Sperare sempre. Anche quando può sembrare sconsiderato e irragionevole. Sperare mentre intorno ci sono situazioni dubbiose.

 La speranza è l’attesa fiduciosa, più o meno giustificata, di un evento gradito o favorevole. Sempre in senso soggettivo, aspirazione a un vago avvenire di bene o di felicità, atteggiamento baldanzoso nei confronti del campionato di Serie C che sicuramente vinceremo, dicono e sperano i tifosi. È uno stato d'animo d'incoraggiante o consolante fiducia, una convinzione ottimistica, un complesso di ambizioni e di progetti proiettati nel futuro.

Il Cosenza ha risposto picche a Busellato: i calabresi non sono più interessati al mediano, e non hanno intenzione di investire su Galano che, alla fine, potrebbe restare all'Adriatico, piace invece all'Alessandria, che a sua volta ha tra i partenti l'attaccante Eusepi, corteggiatissimo in C e non in cima alla lista dei desideri del Delfino.

Il Pescara riporta a casa anche Luca Clemenza. La penultima giornata di mercato si chiude con un regalo per Auteri: il ritorno della mezzala offensiva-trequartista-esterno dalla Juventus Under 23. il Clemenza ha vestito la maglia biancazzurra nel 2020 (14 presenze e 1 gol): trasferimento a titolo definitivo e contratto biennale.

Sebastiani, in vena di confessione sportiva ha indicato l'errore principale commesso nelle ultime due stagioni, in cui il Pescara è retrocesso sul campo. "Ci siamo snaturati, prima costruivamo sempre squadre composte da giovani forti di grandi club, poi, per alzare l'asticella, abbiamo creduto di dover fare scelte diverse. Sono stati ingaggiati giocatori di grido, molti dei quali con un passato in serie A che avrebbero dovuto darci qualcosa in più. Così non è stato, abbiamo trascurato il fatto che tra la B e la C non c'è molta differenza. Servono soprattutto corsa e organizzazione, anche i verdetti dell'ultima stagione confermano questa tesi. Ora più che mai abbiamo bisogno di gente viva che abbia voglia di lottare per la maglia. Sento dire che il girone B è più facile del C, ma non sono d'accordo. Forse ci sono caratteristiche diverse, magari nel B si gioca un po' più a calcio, mentre nel C c'è più cattiveria agonistica. Per me entrambi sono molto impegnativi. Dobbiamo lavorare bene per allestire una rosa competitiva, le signorine in C non servono. Tutti dovranno calarsi in questa nuova avventura. Cercheremo di essere protagonisti, questa piazza deve stare almeno in B e faremo di tutto per riportarla in Serie B".

Auteri è convinto di fare bene e di aver una squadra completa. Sebastiani conferma che hanno fatto tutto il possibile e che la rosa è di spessore e può vincere il campionato. I tifosi, gasati dalla prima vittoria interna ci credono e sono speranzosi, specie dopo che sono riusciti a tornare ad abbracciarsi allo stadio. Insomma, tutto va per il verso giusto e questo clima non può che essere positivo e far del bene a tutti.

L’unica speranza è che dalle parole si passi ai fatti e che non è sufficiente il raggio di sole carpito all’Ancona a riscaldare i cuori di chi ama il calcio biancazzurro ci vogliono conferme e continuità nel gioco e nell’impegno.  

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