La 21ª giornata di Serie C si chiude con la vittoria in extremis del Perugia sul campo del Pescara in una gara che ha regalato tante emozioni ma anche poco gioco tecnicamente valido. E’ vero che ci sono state occasioni per tutte e due le squadre ma è puranche vero che la prima azione del Pescara arriva al 34’ con una traversa e subito dopo con un rigore che Vergani calcia favorendo l’exploit del portiere ospite.  Mentre nel finale è arrivato l’annullamento del gol regolare di Sylla per gli ospiti.

Nella ripresa occasioni da ambo le parti, ma il risultato resta inchiodato sul pari fino al terzo minuto di recupero quando Di Pasquale interviene in maniera maldestra su un cross dalla sinistra di Kouan e batte il proprio portiere.  

La classifica ora vede il Pescara allontanarsi dal terzo posto: Cesena 50, Torres 47, Perugia 36, Carrarese 35, Pontedera 35, Pescara 32, Gubbio 31, Arezzo 29, Pineto 28, Entella 28, Rimini 26, Lucchese 24, Recanatese 24,Juventus NG 23, Vis Pesaro 23, Ancona 22, SPAL 21, Sestri Levante 21, Olbia 17, Fermana 14.

Prossima trasferta ad Arezzo.

Sopra ho scritto di poco gioco perché il Pescara di ieri sera di Zeman non aveva nulla.

Mi spiego meglio: La filosofia di gioco del 4-3-3 è l'affermazione della supremazia territoriale e numerica in fase di possesso palla: la squadra è molto corta, i terzini che spingono sulle fasce ed i centrali di difesa che vengono in avanti fino al centrocampo, creando una situazione di gioco equivalente al 2-5-3.Ciò per obbligare gli avversari a schiacciarsi per riuscire a contenere l’azione, abbassando il baricentro e rendendosi quindi meno pericolosi. Insomma, “l’attacco è la miglior difesa”.

La finalità di ogni movimento offensivo è teso a guadagnare spazio: la profondità è cercata attraverso passaggi filtranti e tagli in verticale da parte di centrocampisti e terzini. Al trio d’attacco si chiede movimento per liberarsi dalla marcatura e ricevere le verticalizzazioni dei compagni.

L’obiettivo nella fase di costruzione di gioco è quella di creazione dei famosi “triangoli” tra i vari giocatori, affinchè il portatore di palla, abbia sempre due possibilità diverse di passaggio.

Un altro concetto che troviamo nelle squadre zemaniane è la marcatura a zona. I 4 di difesa restano a presidio ciascuno della propria porzione di campo. I centrocampisti e le ali rientrano a pressare i portatori di palla.

Tutto questo non c’è stato. Solo un gran movimento, spesso in orizzontale, troppi errori di impostazione.

Molti a criticare l’inserimento di Vergani a scapito di Cuppone, ma non dicono che l’uno e l’altro si equivalgono nella mediocrità e che un centravanti vero manca a questo Pescara. Vero è che Vergani ha sbagliato il rigore, ma è anche vero che Cuppone, tolto quel colpo di tacco che poteva anche avere migliore fortuna, non ha fatto altro che correre alla “rasciaciò” sbagliando i controlli di tanti palloni.

Zeman continua a chiedere alla squadra che bisogna andare su, ma evidentemente non riesce a farlo e cerca altre soluzioni  impossibili data la mediocrità della rosa estiva.

Dice il Ferguson collinare: “Il Pescara ha giocato oggi contro una grande squadra e non abbiamo meritato di perdere. Abbiamo sbagliato un rigore, colpito un palo e poi abbiamo scoperto che in serie C c’è il VAR del quarto uomo. La partita mi è piaciuta, si era incanalata bene ma purtroppo gli episodi pesano.

Riguardo il mercato non posso confermare nessuna operazione fino a quando non c’è l’ufficialità.     Mi fa stare tranquillo il fatto che la squadra corre e sta bene. Per quanto riguarda il giocatore Olandese, DELLI  CARRI ci sta lavorando, vedremo nei prossimi giorni”.

E così il mercante continua a gettare fumo per mascherare gli errori del mercato. Invece di dire che tornerà sul mercato con decisione e precisa quanti euro ha messo a disposizione di Delli Carri per rinforzare la squadra, fa dell’ironia parlando del Var in C come se non sapesse bene, come sanno tutti coloro che hanno visto la partita, che sarebbe stato un errore pacchiano del signor Scarpa se avesse dato una punizione contro il Perugia per passaggio al portiere che non c’è stato perché il pallone era stato colpito da Cuppone.

Basta con i fumogeni dialettici e con le scuse sostenute ed avallate da una stampa compiacente, il Pescara ha bisogno di chiari interventi decisi sul mercato se non vuole correre il rischio di fare i play off da seconda, se non terza scelta.

Il mercante ha messo insieme un bel tesoretto personale che lo ha portato ad essere creditore privilegiato della Pescara calcio per una somma considerevole (2 milioni e mezzo e nessuno si chiede come è stato possibile?), ne utilizzi una parte per rimediare ai suoi errori estivi.

i tifosi che gli dicono di andarsene la smettano perché gli creano solo un alibi per prendere i soldi e scappare. Rimetta prima in sesto il bilancio, recuperi la Serie B, rimetta in circolo gli euro dei biancazzurri e poi può andare dove vuole.

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