In casa Pescara la vendita della società è l'argomento che tiene banco ormai da diverso tempo. Daniele Sebastiani è tornato a parlarne: "Sto facendo di tutto per trovare una soluzione, con un mio abbandono completo o restare per un periodo. Fondo inglese interessato? Solo chiacchiere."

Il maggiore azionista del Pescara è convinto di avere di fronte gli interlocutori giusti per chiudere l’operazione. Il presidente biancazzurro ribadisce l’intenzione di voler lasciare la società nelle mani di imprenditori in grado di garantire un futuro roseo ai colori biancazzurri e che gli lascino la “direzione” per qualche tempo in modo da fare esperienza... ahahahah!

Nelle ultime settimane in molti hanno cercato di tracciare l’identikit dei potenziali acquirenti. Da quello che trapela, i discorsi con un potenziale gruppo di acquirenti sono diventati sempre più fitti, anche se il patron esclude una chiusura imminente. «I contatti proseguono ad oltranza», spiega Sebastiani, «credo che per la conclusione servirà un altro mese». Poi la precisazione. «Non sto trattando con un fondo, ma con alcuni imprenditori stranieri che conoscerete quando la trattativa andrà a buon fine».

Insomma, sempre e soltanto chiacchiere. E le chiacchiere stanno a zero, non fanno programmazione, non ispirano fiducia, non fanno tornare l’interesse dei tifosi, sempre più delusi e lontani, confermano le manovre del Ferguson collinare che porta avanti con profitto le varie operazioni personali e lascia nella nebbia delle parole e dei dubbi il futuro del Pescara.

Ha detto che è pronto a lasciare, che non ha bisogno del calcio per vivere che se avesse saputo non sarebbe mai entrato nel calcio...

Mente spudoratamente.

Prima di entrare nel calcio aveva fallito pesantemente nel mondo finanziario, in particolare dei leasing che, dopo alcune “cappellate” clamorose lo avevano bocciato, e se non avesse trovato la maniera di infilarsi nel Delfino e di fare ile sue manovre avrebbe chiuso.

Basta vedere dalle denunce dei redditi la sua forza a fine operazioni leasing e ad inizio attività calcistica con crescita abnorme in pochi anni.

Il calcio non solo gli ha permesso di annullare i danni del fallimento ma anche di ringalluzzirsi e arricchirsi a spese del Delfino anche con operazioni “borderline”.

E’ chiaro, quindi, che oggi il suo maggiore interesse sia quello di uscire lasciando che il grosso debito accumulato resti in eredità all’ingenuo (ce ne sono ancora?) compratore.

Leggo di tifosi incazzati che gli di cono di andare via, ma dimenticano di ricordargli che prima di farlo deve rimettere la società al livello di quando lo ha preso.

Altri gli dicono di trovarsi un lavoro non capendo che ora può vivere di rendita per due generazioni.

Intanto il mercato si sta per chiudere.

L'arrivo ufficializzato ieri di Carlo De Risio in prestito dal Bari potrebbe aver chiuso con qualche giorno d'anticipo il mercato in entrata del Pescara. L'unico fattore che potrebbe cambiare quest'orizzonte è legato a Michael De Marchi.   

L'ex Virtus Verona non è stato utilizzato nemmeno per un minuto contro il Montevarchi, domenica scorsa. L'exploit del tandem Ferrari - Rauti lo relega ormai a seconda scelta nelle gerarchie del tecnico. Il giocatore ha due club sulle sue tracce: la Lucchese e il Sudtirol, grande protagonista nel girone A. Ci sarebbe anche il Lecco, ma più defilato.

In attacco la società non ha alcuna fretta, anche perché ha le mani legate dalle mancate partenza di Galano e Marilungo. Difficile oggi ipotizzare il possibile colpo biancazzurro di fine mercato. Tutto dipenderà dalle partenze dei due giocatori fuori dal progetto. Entrambi sicuramente si sistemeranno nelle ultime ore del mercato, e a quel punto il Pescara non avrà grande margine di manovra in entrata. Tanto che non va esclusa, in caso di permanenza di De Marchi in biancazzurro una chiusura anticipata del mercato in entrata per il Delfino, che nel reparto può contare su molto giocatori e con caratteristiche diverse: Ferrari, De Marchi, Rauti, Clemenza, D'Ursi, Chiarella, Delle Monache e Blanuta. Il Pescara avrebbe chiuso per Mario Ierardi. Il difensore classe 1998 arriva in prestito secco dal Vicenza.  

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