Questa sera contro il Rimini una partita che potrà chiarire molte cose ai tecnici e agli sportivi.

L’allenatore del Rimini, Emanuele Troise, ha dichiarato:

"Ho chiesto ai ragazzi la giusta attenzione ma anche quella voglia di giocare e quella fiducia che devono accompagnare sempre la squadra. Ultimamente il Pescara sta utilizzando una difesa a tre per poi passare al 4-3-3: rispetto a Zeman è cambiato poco. In questi mesi abbiamo costruito tanto, ora dobbiamo chiudere la stagione al meglio".

Sentiamo, invece, Bucaro:

“Il modulo? Deciderò dopo la rifinitura di oggi. Non dipende dall’avversario. Contro la Carrarese la difesa a tre mi ha soddisfatto. Purtroppo siamo andati subito sotto. Dobbiamo migliorare nella fase di non possesso. Nel primo tempo non c’è stata compattezza specie sul gol subito.

 Siamo andati meglio negli ultimi 15′ perché siamo tornati al 4-3-3?  

No, è stata più una reazione nervosa. Fisicamente stiamo bene. La condizione atletica può rappresentare un fattore. L’ambiente? C’è un clima difficile. È assolutamente normale. Spero solo che i tifosi aiutino sempre la squadra nei 90′ come in realtà hanno sempre fatto. Meazzi è molto coinvolto. Un grande professionista. È arrivato nel momento più complicato. Ci potrà dare una mano. Può ricoprire più ruoli. Il Rimini ha attaccanti pericolosi. È una squadra organizzata. Grande rispetto per gli avversari ma pensiamo a noi stessi. Abbiamo tutte le qualità per tornare ad essere protagonisti”.

Nel reparto offensivo ci sarà la vera novità rispetto all'assetto base dell'ultima partita: si avrà un vero e proprio trio di attaccanti di ruolo e non un trequartista a supporto di due punte (niente Tunjov dal 1' nell'ultima gara prima di rispondere alla convocazione con la Nazionale estone). L'assetto del Delfino sarà dunque il 3-4-3. L'idea è quella di proporre un tridente leggero o, se preferite, tascabile con Merola a destra, Cangiano a sinistra ed Accornero centrale come  centravanti di manovra.

L'ex genoano non sarà solo il terminale offensivo, ma avrà il compito di svariare su tutto il fronte d'attacco per consentire i tagli delle due ali e gli inserimenti degli esterni, che saranno Pierno che ripartirà dunque titolare dopo il preziosissimo gol del pari siglato contro la Carrarese ed il confermato Milani. Partirà dalla panchina Gigi Cuppone, che sta tirando la carretta da mesi senza soluzione di continuità e sta attraversando dunque un momento fisiologico di scarsa lucidità. Sempre generosissimo, non va in rete da tempo ma a gara in corsa può diventare la più importante arma per spaccare la partita.

In mediana la cerniera centrale sarà nuovamente quella composta da Aloi e Squizzato. Quest'ultimo, pur non positivo contro un centrocampo esperto e rognoso come quello della squadra allenata da Calabro, garantisce quella fisicità che il canterano Dagasso, che comunque è piaciuto anche contro la Carrarese quando Bucaro gli ha fatto dismettere la tuta, non può assicurare.

Un tandem Aloi-Dagasso, infatti, è troppo leggero per reggere l'urto di tanti, troppi altri calciatori in categoria, magari meno dotati tecnicamente ma sicuramente più prestanti sul piano atletico. Ad Aloi spetterà il compito di interdire, pressare e provare ad inserirsi quando ne avrà la possibilità mentre a Squizzato toccherà dettare i tempi della manovra, possibilmente non congelando il possesso ma giocando a due tocchi, mantenere la posizione e provare talvolta il tiro dalla distanza.

I gol di Della Latta e Finotto sono solo l'ultima fotografia di una fragilità difensiva che ad oggi rappresenta il primo problema di casa Pescara perché, al contrario, l'attacco con 52 gol all'attivo resta saldamente al secondo posto della categoria, benché assai distanziato da quel Cesena che ha spedito in fondo al sacco avversario già 68 palloni. L'idea è quella di avere due braccetti del trio centrale rapidi ed aggressivi come Pellacani e Di Pasquale ed un centrale, Brosco che ha molta esperienza in quella posizione dati i trascorsi con Latina, Carpi ed Ascoli, più di lettura, in grado di tenere la posizione ma anche di far ripartire l'azione con i lanci lunghi per saltare il centrocampo ed innescare così il tridente.

La squadra ha lavorato bene in settimana e spero possa dimostrarlo in partita contro il Rimini. Ci manca un po' di autostima, lavoriamo su alcuni concetti con i difensori"

Pescara che in effetti sta incassando troppi gol: "Un mese fa i gol che abbiamo preso nelle ultime partite non li prendevamo. Forse siamo condizionati dall'inesperienza e dall'ambiente, ci può stare. Non è un problema però dei giovani, abbiamo sia giocatori giovani ma anche esperti e di qualità. Dobbiamo ricompattarci e ritrovare l'autostima"

Sulla società: "Ci è molto vicina, con il Direttore e Presidente abbiamo avuto dei confronti positivi. Sentiamo la loro fiducia e sono certo che cambieremo marcia."

Ho riportato una serie di riflessioni di Bucaro e alcune domande dei cronisti che stanno vivendo un momento difficile: i tifosi stanno contestando anche quei giornalisti che, colpevolmente, hanno sostenuto, al di là di ogni lecito dovere di informazione, la politica personale di guadagno del mercante che continua con la sua sicumera a fregarsene dei tifosi, delle contestazioni e va dritto per la sua strada.

Ed ora quei reggitori di microfono di ieri, si trovano in imbarazzo presi tra due fuochi, la contestazione dei tifosi e il non poter negare la supina acquiescenza al volere del Ferguson collinare cominciata fin dal primo giorno di mercato estivo.

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna