La settimana prossima Pavanati potrebbe anche tornare in città per accelerare. Con lui, anche il suo possibile rappresentante nella futura dirigenza, l'ex arbitro Roberto Civitarese, nato a Lodi ma originario di Tollo.

La volontà di accorciare i tempi sarebbe dovuta al desiderio di entrare prima del mercato di gennaio. Pavanati e i suoi uomini vorrebbero avere una finestra necessaria per valutare il tecnico Oddo e la squadra prima della prossima sessione, in modo da prendere possibili provvedimenti dal punto di vista tecnico prima del girone di ritorno.

Ad oggi, pare molto difficile che tutto questo disegno possa andare in porto. Anche a causa della forte esposizione mediatica di questi potenziali acquirenti. 

Leonardo Pavanati, lanciatissimo sui social, attraverso i quali ha dichiarato di essere ormai prossimo alla chiusura della stessa: "Allo stato attuale posso dire che le trattative sono avanzate, abbiamo accettato il punto di vendita di Sebastiani e a ore dovrei perfezionare il tutto. Non vedo particolari problemi, a parte che la chiusura definitiva della pratica era prevista il 31 dicembre, ma mi ero per promesso di anticipare perché vedendo che la squadra era un po' in difficoltà una mano dal punto di vista tecnico non avrebbe fatto male.

Lo dico senza presunzione sia chiaro. È vero poi che la situazione data dal Covid-19 non aiuta, faccio questa operazione con il sostegno di gruppi bancari che hanno fiducia in me. Per il resto nessuna novità: ci sono burocrazie interne, ma vorrei arrivare alla firma durante il periodo di riposo della Nazionale. Non dipende solo da me, ma ci provo".
E rispondendo a chi gli chiede perché la decisione di prendere il Pescara: "Non è una scelta maturata a caso, da sette anni io e il mio staff stiamo monitorando il settore calcio perché c'è una progettualità. Abbiamo vagliato diverse società, per le quali poi sono emerse sorprese strane, questo non è accaduto a Pescara, dove per altro c'è anche un ottimo ambiente oltre che il blasone datogli nella storia del calcio italiano".

Leonardo Pavanati continua a premere sull'acceleratore per l'acquisto delle quote del club biancazzurro. L'avvocato milanese ha pubblicato anche un video su Instagram in cui ha salutato i tifosi.

Il fatto particolare da evidenziare è che Pavanati parla già da “presidente” Sebastiani ha un po' raffreddato gli entusiasmi di Pavanati e dei suoi uomini. "Mi viene da sorridere ha detto Sebastiani dopo la partita. Non ho mai nascosto di avere delle trattative in corso. Una è quella con il gruppo Pavanati. Tutti sanno quali sono le mie condizioni e sono molto chiare. Quando qualcuno di questi acquirenti si presenterà con le garanzie che ho chiesto, l'operazione si farà. Fino a quel momento ci sarà Sebastiani con questo gruppo di lavoro. Mi diverto a leggere e ascoltare tante voci e tanti nomi, ma chi tratta con me sa quale sono le condizioni: la prima è la serietà. Poi altre, economiche e di garanzie. Chi potrà soddisfarle, prenderà il Pescara".

Durante la sosta del campionato potrebbe arrivare il passaggio di proprietà con il gruppo acquirente diverso da Pavanati e di cui non si conosce il nome, potrebbe entrare nel rettilineo finale che porterebbe alla conclusione nel corso della prossima settimana.

I nuovi acquirenti, infatti stanno cercando di stringere i tempi, tanto da aver dato un ultimatum al club abruzzese, per acquisire il pacchetto di maggioranza da Sebastiani, che resterebbe inizialmente con una quota di minoranza per gestire la transizione, tanto da aver individuato in Ciro Polito il profilo a cui affidare la gestione tecnica del club una volta chiuso il passaggio di proprietà.

Riesaminando la questione Delfino Pescara 1936 mi viene in mente la Bella di Torriglia, figura leggendaria che - secondo il proverbio - tutti volevano ma nessuno la prendeva in moglie. Tanto che da questa storia è derivato un celebre detto: Tutti la vogliono nessuno se la piglia.

Perché la Bella di Torriglia non trovò mai marito?

I motivi possono essere tanti: nessuno si sarebbe azzardato a toccare l'amante del signore locale, nel caso di Clementina, oppure semplicemente per scelta della ragazza, opzione considerata oggi più che legittima, mentre nei secoli scorsi non voler prendere marito era considerato quantomeno stravagante.

Dalla leggenda ai giorni d’oggi: il Pescara piace e lo vogliono in tanti. Ma il signore locale che tutti temono è il signor Sebastiani che in cuor suo sa perfettamente che solo facendo un vero affare lascerebbe l gallina dalle uova d’oro che, oggi, rappresenta la sua unica e vera attività imprenditoriale.

Nel momento in cui non dovessero arrivare soldoni veri, si terrebbe il Pescara e non per amore del calcio o della bandiera ma per non perdere la sua gallinella che, da piccolo operatore con flop commerciali alle spalle, ha avuto tramite la benevolenza di Paglione e di De Cecco, lo ha trasformato in milionario.

A questo punto, chi non gli darebbe ragione?

 

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