In questi giorni il Ferguson collinare e il suo fido scudiero non fanno altro che parlare a vuoto tentando di giustificare il loro operato e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti e oggetto di aspre e giustificate critiche da parte dei tifosi.

Il parlare incessantemente è un modo per ottenere dagli altri l'attenzione e l'approvazione che non si riesce a dare a sé stessi e a ottenere tramite interazioni soddisfacenti con gli altri. Chi parla troppo solitamente non comunica pensieri ed emozioni che hanno particolare valore. Invece, va avanti con un monologo che assorbe energia all'ascoltatore.

I "parlatori compulsivi" sono spesso persone bisognose che sono portate ad arginare la propria ansia e a cercare di riempire il loro vuoto intrappolando gli altri nell'ascoltare i loro discorsi interminabili.  

Ascoltare una persona che parla molto e a vuoto senza dare risposte significative   non è piacevole per nessuno e consuma energie.

Le persone che accettano di ascoltare una persona che parla in questo modo sono spesso partners, reggi microfono, lacchè che hanno timore di ferire chi parla troppo dicendogli la verità sulla noia che provano ad ascoltarlo.

Il presidente deve capire che i tifosi non hanno più voglia di sentire chiacchiere a vuoto. Si sa bene che le chiacchiere e le portasigarette in legno non sono accettate dal banco dei pegni, come dire che se vuole essere ascoltato e rispettato deve dare delle risposte a queste domande:

Come mai tanti attaccanti senza poter mettere tre titolari all’altezza della situazione?

Come mai così pochi centrocampisti senza avere un vero costruttore del gioco e l’unico incontrista sembra essere Rizzo che però è troppo falloso e incerto nei passaggi?

Come mai una difesa così incerta e capace di non prendere gol in una sola partita su dodici?

Ha intenzione di tornare con idee costruttive al prossimo mercato?

E’ proprio certo che Auteri sia esente da colpe?

Si aspettano fatti e non chiacchiere.

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