Per meglio capire le situazioni, che siano calcistiche o di altro genere, è sempre bene guardare il quadro generale che permette di valutare tutte le opzioni, tenendo conto delle conseguenze.

Infatti il quadro generale ci permette di vedere le cose da diversi punti di vista, ci consente un’analisi quanto più possibile oggettiva della realtà, delle nostre azioni e delle conseguenze in positivo e in negativo.

Il quadro generale ci aiuta ad avere più opzioni e scelte, ci permette di giudicare con responsabilità   non solo per noi, ma anche per chi ascolta i vari salotti televisivi.

Il quadro generale ci serve per affrontare il problema e non sentirci parte del problema.

Il quadro generale ci permette di muoverci con più flessibilità ed evita l’effetto domino. Il quadro generale ci allena a diventare coach di noi stessi, a darci dei feedback di qualità e a cambiare rotta se è necessario.

Qual è il quadro “particolare” che osservo in questo periodo?

Una sorta di esaltazione collettiva, sia dei giornalisti, sia degli opinionisti e ancora più dei tifosi. Tutto bene, per l’amore di Dio, ma che sia entusiasmo e non esaltazione.

L’entusiasmo aiuta a riempire lo stadio, a far felice il cassiere della società, a far ritornare la voglia di parlare di calcio in una città che sembrava aver perso la felicità che solo il gioco del calcio sa regalare.

Ma, ripeto, che sia entusiasmo e non esaltazione.

L’entusiasmo fra tutti i sentimenti è il più bello perché è il più generoso.

L ‘entusiasmo è un moto d’animo, contagioso, che crea gioia e non chiede niente.  

Giudicando con superficialità si potrebbe pensare che entusiasmo ed esaltazione siano similari invece no.

Facendo un analisi più accurata si può dire secondo  che l’esaltazione porta con sè sentimenti negativi come l’ira, la gelosia, l’invidia, la brama di potere in quanto presuppone un “ritorno” che sia in termini di affetto, di gratificazioni, di compensi, di promozioni etc.

Il Pescara ha vinto contro una discreta squadra, il Cerignola, ben messa in campo che ha saputo crearsi anche le sue occasioni (vedi la traversa colpita al 65’) e, quindi, ha reso più gradevole la conquista dei tre punti, ma da questo entusiasmo, passare all’esaltazione, credendo che il pomo d’oro è lì, pronto per essere agguantato, ce ne corre.

Infatti, se oltre a considerare la vittoria con il Cerignola, ti allarghi a studiare il quadro generale, ti rendi conto che siamo sempre a cinque punti dalla vetta, e allora, o vinci il Girone, e la vedo dura con un Catanzaro in grande spolvero che Vivarini ha reso davvero forte, o passi per i play off che, però, ti dicono da oggi che te le dovrai vedere con le altre del Girone A (vedi Lecco, Feralpi Salò, Renate, Vicenza...) del Girone B (vedi Gubbio, Entella, Reggiana, Ancona, Rimini, Cesena, Siena...) e lì ci sarà da soffrire e non poco visti i valori reali delle varie formazioni.

Quindi?

Viviamo i nostri momenti di entusiasmo ma non facciamo voli pindarici come vedo e sento in ambienti “ufficiali” che, pure, dovrebbero aiutare a capire e non a fare da promoter per il padrone di turno.

La posizione in classifica è ottima, l’allenatore sembra quello giusto, il gioco della squadra a volte è piacevole e ben organizzato, ma ci sono dei lati “oscuri” che bisogna saper illuminare e annullare per non farsi male con le squadre che hanno concretamente diritti di considerazione tecnica.

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