Il calcio, come molti altri settori, necessita di chiarezza nei programmi per garantire trasparenza e sviluppo sostenibile. Questo implica definire obiettivi chiari, strategie efficaci e regole ben delineate.
In particolare, la chiarezza nei programmi del calcio può riferirsi a diversi aspetti:
Definizione chiara degli obiettivi sportivi, delle strategie di allenamento e delle metodologie di crescita dei giocatori, sia a livello giovanile che professionistico. Trasparenza nella gestione finanziaria delle società, nella distribuzione dei proventi e nell'utilizzo dei fondi, per evitare situazioni di crisi e garantire la sostenibilità del sistema.
Definizione di piani di sviluppo del settore giovanile.
La mancanza di chiarezza in questi ambiti può portare a problemi come:
Difficoltà nel prendere decisioni e pianificare il futuro.
Tensioni tra società, giocatori e tifosi.
Crisi finanziarie e sportive, perdita di fiducia nel sistema.
Pertanto, è fondamentale che il presidente si impegni a definire programmi chiari e trasparenti in tutti i suoi aspetti, per garantire uno sviluppo sano e sostenibile, nel rispetto dei valori dello sport.
Sarebbe opportuno, da parte di Sebastiani chiarire meglio la posizione di Verratti e il perché della costituzione di una società nuova per consentirgli di acquisire le quote del presidente.
Chiarire senza mezzi termini se i soldi di Verratti sono entrati nelle casse della Delfino Pescara Calcio 1936 o nelle sue.
Pur nei limiti delle previsioni far capire se il Pescara punterà decisamente a mantenere la Serie B oppure se vivrà alla giornata, solco copre solco, con la speranza si rinnovi il miracolo dello scorso anno.
Per quanto attiene la Coppa Italia, il Pescara non riesce a ripetere la vittoria contro il Rimini e si fa mettere fuori causa.
Vincenzo Vivarini commenta così la prova dei suoi:
"Abbiamo pagato lo scotto della gara in trasferta, contro una squadra importante, all'inizio eravamo un po' contratti. Ho preso la squadra da poco. Adesso c'è uno step importante che la squadra deve fare, ma oggi lo abbiamo già fatto vedere. Dobbiamo riuscire a fare in partita ciò che facciamo in allenamento. Oggi a sprazzi l'abbiamo fatto. Non era facile perché il Parma ci ha concesso pochi palloni da giocare, anche se penso che abbiamo fatto la nostra parte. Non abbiamo dato continuità alle trame offensive. Il Parma si difende molto bene".
La difesa a tre con gli esterni a tutta fascia con un buon attaccante forte di testa è sempre un buon modo per vincere le partite...
"Ebbene sì. C'è da dire anche che conta l'individualità. Pellegrino è un attaccante di livello alto, soprattutto su queste situazioni. Sia su calcio d'angolo sia su cross, dove noi eravamo comunque posizionati bene. Però lui è stato molto bravo, sembra che abbia un bazooka in testa. È stato molto bravo".
Si aprirà venerdì sera 22 agosto con l'anticipo delle 20:30 fra il neopromosso Pescara e il Cesena il campionato di Serie B.
La domanda che si pongono i tifosi è relativa al valore intrinseco della rosa attuale (18 agosto): Può questa formazione reggere l’urto del campionato? Arriveranno almeno due giocatori pronti e di categoria?
Il Pescara visto a Parma, pur con le dovute considerazioni rispetto ai valori diversi delle due formazioni, dicono di un portiere che appare poco sicuro nelle uscite alte anche se è piuttosto esplosivo negli interventi tra i pali. Una difesa che a volte si fa trovare impreparata e che perde troppo spesso il contatto con i diretti avversari.
Mancando, al momento una vera punta da area, sarebbe necessario che il centrocampo desse una svolta al suo gioco: Sfruttare gli spazi creati dal movimento degli attaccanti o dai loro smarcamenti per arrivare al tiro o fornire assist. Non limitarsi alla fase di costruzione del gioco, ma inserirsi nell'area avversaria per concludere l'azione. Essere abili nel tiro da lontano (ma solo Dagasso ha questa caratteristica tecnica), creando pericoli per la porta avversaria anche da posizioni più defilate. Sfruttare le situazioni di palla inattiva per segnare o creare occasioni. Essere sempre disponibili per il passaggio, sia corto che lungo, per mantenere il possesso palla e creare superiorità numerica.
In pratica, la squadra deve adottare un modulo di gioco che valorizzi le caratteristiche dei centrocampisti, permettendo loro di esprimersi al meglio in fase offensiva.
In particolare, nella fase offensiva attaccare la profondità con i giusti tempi di inserimento, interagendo con i compagni del reparto offensivo. Gli unici che posseggono questa capacità di spinta sono Valzania che, però, è sempre ruvido nei suoi movimenti e spesso viene punito con dei calci di punizione contro, e Dagasso che, però, non trova con chi poter dialogare, calcisticamente parlando.
In parole povere quando non c'è una punta di riferimento, i centrocampisti devono assumere un ruolo più dinamico e propositivo, diventando veri e propri "falsi nove" capaci di segnare e creare occasioni da gol.
Indirettamente ho già fatto intendere che la linea d’attacco attuale è apparsa insufficiente anche se nei prossimi giorni, con il lavoro di Vivarini, queste manchevolezze potrebbero essere annullate.
In definitiva, per ora, un Pescara da rinforzare, da rivedere e da attendere con pazienza.