Nella vita nulla accade a caso. Anche se, spesso, non ce ne rendiamo conto, ogni aspetto della vita, ancorché ci appaia casuale, frutto di una combinazione, è legato con un filo sottile ma indistruttibile all’altro e che quelle che sembrano combinazioni sono, invece, pilastri miliari della nostra vita.

In queste settimane ho pubblicato la Storia della Pescara calcio dal 1920 al 2023. Un lavoro considerato dai tecnici, non legati all’ambiente provinciale e meschino pescarese, una sorta di bibbia (di rigore la lettera minuscola) del calcio biancazzurro.

Ciò  che è stato snobbato dai “colleghi pescaresi” ha suscitato, invece, l’interesse di un giornalista di spessore nazionale, Ciro Venerato, che mi ha fissato un incontro per realizzare una breve intervista per il TG3 Regionale.

Pochi minuti per realizzare il filmato e, naturalmente, il discorso è scivolato sulla nostra attività giornalistica, sui vari risvolti di questo mestiere, sui pericoli insiti nelle varie frequentazioni...

Per quei pochi che non lo sapessero, Ciro Venerato è una delle personalità di spicco del panorama giornalistico italiano: giornalista RAI, esperto di calciomercato che per molti anni ha seguito da inviato la Juventus per la Redazione di Rai Sport e il Napoli per il quotidiano Roma. È redattore del Tg3 Abruzzo presso la redazione di Pescara

La carriera del giornalista campano, è legata indissolubilmente al calciomercato e fu proprio sul finire degli anni ’80 che inizia la carriera di Ciro Venerato diventato in breve l’esperto numero Uno del calciomercato: i tanti scoop forniti sono solo uno degli aspetti fondamentali dell’attività del giornalista campano che ha sempre saputo instaurare rapporti duraturi con le persone con cui ha avuto modo di collaborare, ricevendo manifestazioni di affetto da tutte le tifoserie.

Ciro Venerato, con la sua capacità di captare al volo certi movimenti, è riuscito in quel tempo a superare con una serie di scoop importanti molte delle grandi firme del giornalismo sportivo come Alberto Zardin, Franco Rossi, David Messina, Alberto Polverosi e tanti altri.

Uno degli scoop più importanti dati da Venerato fu l’esonero di Carlo Ancelotti alla Juventus per ripartire da Marcello Lippi. Il giornalista campano spiazzò tutti non seguendo le direttive di Luciano Moggi, con cui si creò comunque un grande feeling.

E, nel tempo, quest’amicizia costò molto a Ciro Venerato che fu preso di mira per essere un sostenitore di Moggi.

Era naturale che Ciro sentisse il desiderio di chiarire anche con me, pur essendo passati degli anni e non essendocene bisogno, il rapporto di amicizia con Luciano Moggi che era ed è un solido rapporto di amicizia ma che Ciro non ha mai tradito né utilizzato per ...”fare carriera”.

L’amicizia è una di quelle esperienze che caratterizza l’esistenza di tutti gli esseri umani. Per il grande Aristotele l’amicizia non è un’alternativa, ma un’esigenza profonda dell’essere umano.  L’amicizia autentica e virtuosa non ha un secondo fine, non è strumentale, è disinteressata: essa si fonda sulla condivisione sincera dell’esistenza.

“Caro Gianni, hanno detto e scritto cose assai diverse dalla realtà dei fatti ma io ho sempre scisso quelli che sono gli aspetti del lavoro e quelli relativi alla vera amicizia che mi lega a Moggi, così come mi ha legato e continua a farlo, con alcuni colleghi. Sono amico di Moggi ma spesso ci siamo scontrati perché nel rispetto del mio ruolo ho anticipato notizie che non aveva piacere fossero date prima del tempo. Ma io ho sempre rispettato il nostro rapporto ma anche e, soprattutto, il mio lavoro.”
Simpaticamente, Ciro ha voluto riaprire con me il suo personale libro dei ricordi e c’è tanto Napoli nella sua carriera: Tele torre, il quotidiano Roma, per poi passare alla Gazzetta dello Sport e Il Giornale. C’è anche tanta TV nella sua attività come ad esempio Telepiù con Biscardi, Italia1 con Maurizio Mosca e la RAI alla Domenica Sportiva. E oggi, oltre allo Sport su TG3 Abruzzo, cura il mercato calcistico per la Rai a livello nazionale.

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In trent’anni e passa di calciomercato, di cui tantissimi   vissuti alla Domenica Sportiva, Venerato ha instaurato rapporti umani eccellenti con molti addetti ai lavori.

Ciro è stato ed è sempre alla ricerca della notizia, come i migliori giornalisti insegnano; ha messo e mette tutt’ora in pratica questo concetto di fondamentale importanza in ogni aspetto del suo lavoro, fornendo ai lettori notizie accurate e verificate, senza fare eccezioni di alcun tipo. Lo ha fatto sempre rispettando i ruoli e le persone e senza mai tradire l’amicizia che, da buon campano (è nato a Torre del Greco), considera sacra.

Quest’amicizia con  Moggi, e concludo l’incontro avuto con Ciro Venerato, gli ha fatto avere “presenze”, strumentalizzate ad arte da chi voleva bloccargli la carriera, in alcune intercettazioni delle indagini di Calciopoli.

Intercettazioni che lo hanno portato ad essere considerato testimone importante di alcune operazioni ma le varie richieste di colpevolizzazione furono respinte dalla Magistratura ordinaria e sportiva.  

Oggi Ciro è una vera colonna del giornalismo sportivo, anche abruzzese, la qual cosa ci riempie di orgoglio e di soddisfazione, anche se, i casi della vita, sicuramente, a breve, lo rilanceranno in orbite più idonee alla sua caratura professionale. (Gianni Lussoso)

 
 

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