Il Pescara perde lo scontro diretto con Lo Spezia calcio con un rete di Michele Artistico che pochi ricordano che ha giocato nelle giovanili del Pescara prima di passare allo Spezia.

A commento della partita persa, il tecnico Gorgone afferma: “Abbiamo fatto così così, il secondo tempo avevamo legittimato il pareggio e meritavamo anche di andare in vantaggio. Non mi piacciono le gestioni che hanno gli arbitri. Non mi piacciono per niente. Perché l’episodio su Cangiano era rigore netto e non sono andati a guardarlo nemmeno al VAR con noi. C’è stato poi il fallo su Caligara, è da riguardare perché l’avversario è arrivato in ritardo. Così non va bene, perché non siamo una squadra imbattibile e gli episodi possono fare le differenza.”

Dal suo canto, invece, il presidente: “ Se Dagasso sarà ceduto per rimanere in prestito? Non lo so, perché il mercato lo fa... il mercato. Si devono incontrare domanda e offerta, magari domattina ti arriva un'offerta irrinunciabile e parte. Parliamo di un 2004 che è un nazionale Under 21 e ha disputato una settantina di partite in C e altre 15 in B. Solo in Italia un ragazzo così non è ancora in serie A, ma al momento non c'è niente anche se è normale che su di lui ci sia interesse dalla categoria superiore. Se potessi riporterei Rafia, anche se sappiamo che vuole andare all'estero. Brugman e Barba? Magari portare questi giocatori a Pescara, in grado di dare qualcosa in più a una squadra che sta comunque dimostrando dei valori e che è stata fatta passare forse un po' troppo presto da Cenerentola, perché non siamo tra le prime ma di certo non siamo l'ultima.”

Leggo queste dichiarazioni, dopo aver visto ben 408 tifosi pescaresi soffrire al Picco, e mi chiedo se ci sono o ci fanno. Mi riferisco al Ferguson collinare, che crede di parlare a degli inesperti di calcio, mentre il pubblico pescarese da anni è a livelli di critica superiore, e tenta di far dimenticare gli errori macroscopici fatti in campagna estiva e continua a parlare di una rosa competitiva che manca, invece, degli equilibri necessari per poter dare soddisfazione al tecnico di turno.

Mi riferisco a Letizia che cerca di conquistare tifosi con dichiarazioni mielate che non spiegano, però, l’incapacità di una difesa che è arrivata a subire ben 35, dico 35, gol su 18 partite.

Che in queste partite ci siano stati degli episodi che hanno penalizzato i biancazzurri, è da rimarcare, così come lo sono però, quelli che hanno favorito il Pescara.

Quando si analizzano le partite e i campionati si devono fare valutazioni asettiche, senza la umoralità che può essere accettata solo per i tifosi, ma i responsabili tecnici, giornalisti compresi, devono (l’indicativo è d’obbligo e non il condizionale) fare esami e valutazioni sulla base di tutte le situazioni espresse sul campo.

Se giochi 18 partite e ne vinci solo due; se subisci ben 9 sconfitte e se segni 23 reti e ne subisci 35 non puoi e non devi mettere in evidenza degli alibi di comodo ma trovare il perché delle incapacità a fare gioco e risultati positivi e porvi rimedio.

La migliore costruzione di una squadra di calcio si basa su un mix di modulo tattico equilibrato (spesso 4-4-2 o 4-2-3-1 per versatilità), una solida spina dorsale tecnica (centrocampista regista e attaccante bomber), e soprattutto un forte spirito di squadra con comunicazione, fiducia e obiettivi comuni, supportato da un'infrastruttura adeguata e un allenatore che sappia adattarsi. Vivarini ha subito alcune presenze negative nello spogliatoio ed è stato bollato come colpevole dei mancati risultati ed esonerato.

La migliore costruzione di una squadra di calcio dipende da una combinazione di fattori, tra cui il

tipo di giocatori a disposizione, lo stile di gioco desiderato, la chimica di squadra e la strategia dell'allenatore.

Non esiste un'unica "migliore" formazione, ma piuttosto un approccio equilibrato che massimizzi i punti di forza della squadra. 

In parole pover, la "migliore" costruzione di una squadra richiede un'attenta considerazione dei giocatori disponibili e l'implementazione di una filosofia di gioco che ne esalti le caratteristiche, supportata da una forte cultura di squadra e una leadership efficace.

Ora Gorgone  è esaltato dal Ferguson locale che dice: “Lo volevamo prendere già in estate, era un profilo seguito e ci avevamo parlato prima di decidere su Vivarini. È stata una scelta facile. Sono contento perché vedo uno spirito diverso, un entusiasmo ritrovato da parte dei ragazzi e si allenano a tremila all’ora: in campo si vede”.

Dichiarazione d’amore calcistico ma si sa che certi amori finiscono spesso in malo modo e non mi meraviglierei se, dopo qualche altro risultati negativo, anche lui, Gorgone, venisse considerato come incapace di capire e di gestire la rosa fornita dal grande “laureato in scienze calcistiche.”

Il calcio è una cosa seria: ed è un'affermazione che racchiude passione, impegno, disciplina e una forte componente emotiva, ma che può essere intesa in modi diversi: dal punto di vista agonistico, richiede dedizione e professionalità; dal punto di vista dei tifosi, è una passione che genera emozioni profonde e senso di appartenenza; mentre da una prospettiva più leggera, può essere affrontato con ironia e umorismo, senza perdere la bellezza del gioco, evidenziando l'importanza di non esasperare le dinamiche

Il calcio è sicuramente una passione molto sentita per molte persone a Pescara!

Non si tratta solo di un gioco, ma di cultura, identità ed è una "cosa seria" che muove emozioni profonde e grandi interessi, sia sportivi che economici. E chissà che il genio del male, grande esperto in movimenti finanziari, non stia esaminando la possibilità di un  paracadute che mira a compensare la perdita dei maggiori introiti (soprattutto dai diritti TV) e aiutare la squadra a riorganizzarsi aggiungendo gli incassi di eventuali cessioni?
A pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina.