Allo stadio Adriatico il Padova batte 0-1 il Pescara. Nel primo tempo sono i biancazzurri a portarsi in vantaggio con Meazzi ma il gol viene annullato per fuorigioco di Tsadjout. Nella ripresa il risultato si sblocca a favore dei biancoscudati con il fendente di Faedo.
Per il Pescara è il terzo k.o. in 4 gare dopo il 5-0 a Palermo, lo 0-2 contro il Monza ed il pari di Catanzaro. I biancazzurri non vincono dallo scorso 21 settembre, quando il Delfino ha piegato 4-0 l’Empoli. Prossimo impegno lunedì 8 dicembre contro il Bari dell’ex Vivarini, uscito k.o. per 5-0 dal Castellani di Empoli.
Queste le dichiarazioni del dopo partita.
Il presidente: “Sono andato negli spogliatoi per fare i complimenti ai ragazzi. Oggi abbiamo visto il miglior Pescara della stagione, nonostante le assenze importanti. Ai punti, avremmo meritato di vincere noi. Però, è una partita che te la giochi e, alla fine, si è visto un bel calcio.” Sebastiani si è soffermato anche sull’episodio controverso del gol annullato: “Il VAR aiuta in tanti casi, ma poi ci sono casi limite come quello di oggi. Ci sono voluti ben cinque minuti, segno che la situazione era difficile da interpretare. Inutile piangere sul latte versato. Quello che conta è che, secondo me, questa squadra se la può giocare con tutti. A me la squadra non è dispiaciuta affatto. Se c’era una squadra che doveva vincere, quella era il Pescara.”
L’allenatore Gorgone: “La scelta è stata ponderata dei 3 attaccanti e con l’assenza di Dagasso all’ultimo secondo, non potevo fare anche il centrocampo a 3, quindi ho dovuto adattare Meazzi in quel ruolo. Questa squadra deve stare attenta, giocare con più cattiveria perché abbiamo avuto 5/6 palle gol importanti. È normale che sia una mazzata incredibile ma dobbiamo ripartire da zero. Una sconfitta immeritata, ma io ci credo e ci crederò fino alla fine. Sono arrabbiato perché dovevamo riuscire a riprenderla. Adesso dobbiamo recuperare tutti perché è fondamentale giocarcela fino alla fine. Non dobbiamo farci trasportare dagli eventi, ma non ho visto una squadra morta. Dobbiamo sopportare le critiche, pensare a lavorare e ripartire.”
Penso che il primo equivoco del presidente e della stampa locale sia quello di non riconoscere i loro errori nonostante le figuracce fatte negli ultimi dieci anni.
La funzione principale di un presidente di una società di calcio è rappresentare legalmente il club, definirne la strategia generale e guidare l'organizzazione verso gli obiettivi statutari. Tra i suoi compiti ci sono la convocazione degli organi sociali (come il consiglio direttivo e l'assemblea), la firma di contratti, la vigilanza sul buon andamento generale e la gestione dei rapporti con sponsor, media e istituzioni calcistiche.
Di certo non c’è quella di sostituirsi al direttore sportivo, né all’allenatore, cose che da anni Sebastiani fa con gravi ripercussioni negative sul rendimento della società. I gravi errori di Sebastiani sono inerenti il mercato: non fa operazioni di acquisto ma li subisce prendendo spesso scarti di altre società; punta sui prestiti e sul guadagno relativo alla ricostruzione di giocatori reduci da infortuni e sulla “creazione” di pedigree per giovani calciatori a favore di altre società; ogni anno gestisce decine e decine di contratti con atleti che non vediamo sul campo ma che sono parte dei movimenti finanziari strategici del presidente; appena ha un elemento della giovanile che dimostra di saper fare qualcosa lo cede senza preoccuparsi del futuro della società che non ha un suo patrimonio né calcistico né di strutture di proprietà; di essere un millantatore che per anni ha fatto credere di aver acquistato il Poggio degli ulivi e non era vero; di aver acquistato per il Pescara Calcio l’Hotel EKK, che invece è di proprietà sua e di un socio, l’altro è defunto. Di fare operazioni di “ingegneria finanziaria” con i ragazzi, tipo Zugaro De Matteis, valide fin quando gli andrà bene.
Tutto questo fidando su una stampa locale ben aggregata.
Ricordo che quando Il Messaggero mi chiese di tornare a Pescara (ero in quel tempo a Londra) per dare una mano considerando il potere che andava conquistando il Resto del Carlino, trovai una stampa provinciale ma corretta, rispettosa dei ruoli e della verità, ora è tutto diverso.
Ricordo, con 63 anni di giornalismo professionistico, che la funzione di un giornalista sportivo nel calcio è quella di informare, raccontare ed analizzare eventi e dinamiche legate a questo sport. Tra i suoi compiti principali figurano la cronaca delle partite, la redazione di articoli e reportage, la realizzazione di interviste a giocatori e allenatori e l'analisi di aspetti tecnici, tattici e di mercato.
Non mi risulta ci sia la funzione di reggi microfono, di fare da eco alle omelie presidenziali; di avallare ogni operazione con titoli roboanti: ogni volta che il Pescara prende un giocatore l’operazione viene presentata come un gran colpo di mercato e quando esso viene chiuso si inneggia alla bravura del presidente che ha fatto una “rosa” profumata che darà soddisfazione ai tifosi.
Infatti al momento abbiamo un Pescara con 9 punti frutto di vittoria e 6 pareggi e 7 sconfitte e con la peggiore difesa che ha subito ben 29 reti su 14 partite giocate.
Certo, il Pescara potrà salvarsi se riconosceranno i loro errori e non li ripeteranno a gennaio.
PESCARA-PADOVA 0-1
MARCATORI: 56’ Faedo (PA)
PESCARA (3-4-3): Desplanches; Brosco, Letizia, Gravillon; Corazza (64’ Olzer), Valzania, Meazzi (76’ Caligara), Faraoni (76’ Capellini); Di Nardo, Tonin (70’ Cangiano), Tsadjout (70’ Okwonkwo); All. Giorgio Gorgone
PADOVA (3-5-2): Sorrentino; Faedo (87’ Villa), Sgarbi, Perrotta; Capelli, Fusi, Crisetig (86’ Baselli), Hander (76’Belli), Barrea; Seghetti (70’ Buonaiuto), Bortolussi; All. Matteo Andreoletti
AMMONITI: Capelli, Hander, Crisetig, Faedo, Perrotta (PA)
ESPULSI
ARBITRO: Livio Marinelli della sezione di Tivoli