Chi se lo ricorda?
Anni ’50: Fra Pellegrino Iommi era un frate “cercatano” che girava per i paesi  per chiedere l'elemosina per i poveri.
Si racconta che “Fra Pellegrino passava con un mulo, con due bisacce, e spesso ci parlava, sembrava San Francesco; sia in tempo di raccolta di grano che di olio, prendeva tutto ciò che gli veniva donato.
Insomma un personaggio di un tempo che ormai non esiste più ma è stato riscoperto da Sebastiani e dal suo dipendente Vivarini che hanno trovato il modo di cercare aiuto fidando sulla generosità e anche sulla semplicità d’animo dei tifosi biancazzurri.

Utilizzando al massimo la vittoria sull’Empoli il presidente ha detto che con questo pubblico si possono fare grandi cose ed ha colto l’occasione per lanciare sperticate lodi alla generosità del pubblico biancazzurro. Facendo finta di dimenticare come la gran parte dei tifosi biancazzurri lo ha bollato in questi anni come il predatore ufficiale dei beni biancazzurri.

Il suo dipendente più importante, Vivarini, è andato oltre nell’operazione riconquista dell’amore dei tifosi: “La squadra deve giocare assimilando lo spirito dei tifosi della Nord.”

Che significato dare tecnicamente e tatticamente a questa frase?

Una scoperta operazione di marketing tendente a far aumentare il numero delle presenze allo stadio che, tolte alcune partite, presenta dei vuoti che fanno male al cassiere biancazzurro.

I nostri due eroi “cercatani” non hanno compreso che i tifosi sono legati al Pescara “solo per la maglia”, il che significa che saranno presenti con i loro soldini solo con il Pescara che gioca, lotta e vince.

Ma quando si accorgono che il “mercante” porta avanti, con la complicità del suo dipendente Vivarini, delle “marchette”, atte solo ad assicurarsi i premi di valorizzazione e di rivalutazione, come nel caso di Gravillon, fanno subito a ritirare il loro appoggio alla società e restano fedeli solo alla maglia.

Da anni, ormai, il tifoso più attento si è accorto che molte delle operazioni del Ferguson collinare sia nel mercato estivo e sia in quello invernale ha sempre cercato giocatori in prestito, giocatori da rimettere in corsa garantendo un numero di presenze atto a ridare una riverniciata al valore di mercato degli stessi e giovani ai quali garantire, sempre dietro compenso, un numero di presenze per dar loro validità di mercato.

È chiaro che in questo modo il Pescara si ritrova sempre a dover soffrire con situazioni sussultorie che portano ad alcune vittorie di prestigio e a molte sconfitte che fanno temere per il cuore dei tifosi e per la classifica.

Archiviata la partita di Modena, con la cretinata della utilizzazione di Gravillon mentre il Pescara era in vantaggio per una rete del solito Olzer, ora arriva il Sud Tirol che ha  umiliato al Druso di Bolzano la Reggiana con un netto 3 a 1.

Il Sud Tirol gioca un classico 3-5-2. La sua formazione tipo: Adamonis; Kofler, Pietrangeli, El Kaouakibi; Molina, Tait (Coulibaly), Tronchin (Brik), Martini (F.Davi), S.Davi (Zedadka); Merkaj (Italeng), Odogwu. Completano la rosa: Poluzzi, Theiner, Bordon, Mallamo, Pecorino, Sabatini. All.: Castori.

Come si gioca il 3-5-2?

Il modulo 3-5-2 nel calcio si basa su una difesa a tre, un centrocampo a cinque con due esterni molto dinamici e due attaccanti, ma può essere interpretato sia come un sistema offensivo, sfruttando le ampie zone laterali, sia come difensivo con una forte concentrazione a centrocampo. La chiave per il successo nel 3-5-2 è la grande coordinazione tra i tre difensori, la capacità dei centrocampisti di contenere e costruire, e l'apporto dei due attaccanti che devono essere abili nel gioco di sponda e nell'attacco della profondità.

Punti di forza: Il 3-5-2 può essere molto forte nel controllo del centrocampo e nella creazione di triangoli continui per lo sviluppo della manovra offensiva. 

Come punto di debolezza, richiede una grande preparazione atletica da parte dei giocatori di fascia, un'eccellente coordinazione tra i difensori e può avere difficoltà nelle transizioni rapide, sia in fase di attacco che di difesa. 

In chiusura ricordo il tabellino della partita di Modena:

MODENA – PESCARA 2-1

Modena (3-5-2): Chichizola, Tonoli, Adorni, Cauz (31' Dellavalle); Zampano, Santoro (79' Magnino), Gerli, Sersanti (66' Pyyhtia) Zanimacchia; Di Mariano (65' Defrel), Gliozzi (79' Mendes). A disposizione: Bagheria, Pezzolato; Cotali, Nador, Nieling, Ponsi; Massolin. Allenatore: Andrea Sottil

Pescara (3-4-2-1): Desplanches; Capellini, Brosco, Pellacani (46' Gravillon); Oliveri, Squizzato (78' Meazzi), Dagasso, Corazza (70' Cangiano); Olzer (78' Okwonkwo), Valzania (70' Merola);Di Nardo. A disposizione: Profeta, Saio; Corbo, Giannini, Letizia; Berardi, Brandes, Graziani; Vinciguerra. Allenatore: Vincenzo Vivarini

ARBITRO: Allegretta di Molfetta.  

RETI: 40' Olzer (P), 52'  rig. Gliozzi (M), 58' Sersanti (M)

NOTE: Ammoniti: Pellacani (P) al 2', Tonoli (M) al 7', Cauz (M) al 9', Di Mariano (M) al 12', Brosco (P) al 56', Valzania (P) al 64'. Recuperi: p.t 2' , s.t 6'.