Sala interna nostro locale di riferimento Pizzeria Bar Saporito, (per noi sede del Cafè des artistes) dove ci accolgono sempre familiarmente la signora Cristina e suo marito Vittorio. Incontro voluto da Vittorio Di Boscio che ha da raccontare la sua avventura marinara al gruppo dei lupi di mare (Ezio D’Anniballe e Tonino D’Onofrio) riportando a Pescara da un porto del Tirreno una barca, un Trawler di dieci metri.

Il Lettore sa che ho già scritto di questa sua esperienza ma Vittorio non poteva non raccontare la sua avventura anche agli altri amici appassionati di mare.

Tralascio, quindi, di riscrivere ciò che è stata la parte dinamica del trasferimento della barca e da tutto il dialogo stralcio parti nuove che mi interessano particolarmente approfittando della loro esperienza di mare.

Amo il mare da sempre ma la mia posizione economica da ragazzo mi permetteva solo di usare il moscone con il quale andavo un po’ al largo e mi sdraiavo a prendere il sole integrale e a nuotare nudo nelle “fresche e dolci acque” del verde mare.

Pertanto la mia curiosità di conoscere alcuni aspetti della navigazione a vela e a motore era tanta e questa l’occasione giusta per farmi “istruire” dai miei cari amici.

Appena fui capace di interrompere il flusso di parole di Vittorio sulla sua avventura gli chiesi:

“Ah Vitto’, tu che hai navigato a motore e a vela puoi dirmi qualcosa sulla differenza di emozioni che danno i due diversi modi di navigare?”

“Navigare a vela e a motore - esordì Vittorio - offrono esperienze ed emozioni profondamente diverse. La vela, con il suo legame con il vento e la natura, evoca un senso di libertà, avventura e rispetto per l'ambiente, richiedendo anche abilità e impegno fisico. La navigazione a motore, invece, è spesso associata a un'esperienza più rilassante e confortevole, con la possibilità di coprire distanze maggiori in minor tempo. Ma il mare è la vela, con il suo contorno di musica offerto dal vento e dalla prua che taglia le onde.”

Intervenne Ezio, anche lui, come lo stesso Antonio, patito della vela: “La barca a vela è una scuola di vita proprio per questo motivo, perché è un riflesso di quello che siamo, contestualizzato magari in ambiti dove apparentemente sembra tutto diverso ma che al contrario amplifica lo spazio-tempo di quel che siamo nella vita di tutti i giorni, a terra. Navigare a vela, dove ognuno deve saper rispettare il suo ruolo ed avere la necessaria educazione di convivenza, posso dire che è la formula magica della felicità.”

“Confermo – intervenne Tonino - Il mare dona felicità e migliora il benessere psico-fisico della persona. Ho avuto per anni una piccola barca ma le sensazioni e il godimento sono pari a quelle di una barca più grande. Tutti sanno che l’aria del mare, un mix di magnesio, iodio, cloruro di sodio, silicio e potassio, è indicata per prevenire e curare malattie legate alla respirazione e una carica di brezza marina è un’ottima terapia in vista dell’inverno. Inoltre il colore blu e l’orizzonte aiutano a riposare la vista e la mente, mentre ci si tiene in allenamento perché la vela, se praticata come sport, è uno sport completo che aiuta a mantenere uno stile di vita sano. In barca a vela bisogna rallentare e adattarsi ai ritmi del mare, seguendo i tempi della natura, rispettando l’ambiente.”

“Inoltre a bordo – intervenne Ezio - si ha anche molto tempo per ascoltare sé stessi, non solo la natura che ci circonda. Per molti la sensazione di lasciare gli ormeggi e salpare in alto mare è liberatoria. Di certo la barca a vela regala una sensazione di libertà che non ha prezzo.”

“Insomma, mi pare di capire – dissi io – che tutti e tre siete d’accordo che il mare va goduto con la vela e non con il motore.”

“Ho navigato anche in mari difficili – intervenne Vittorio - sia a vela e sia a motore e confermo senza ombra di dubbio che il mare va vissuto a vela. La barca a vela, offre numerosi vantaggi e caratteristiche che la rendono la scelta ideale per coloro che desiderano vivere un’esperienza autentica in mare. Innanzitutto, la navigazione a vela permette di immergersi completamente nell’atmosfera marina, godendo del silenzio e della tranquillità che solo il vento può offrire. E siccome un’altra volta mi hai chiesto dei delfini – disse rivolgendosi a me – con la vela è più facile che si avvicinino, perché sono animali molto sensibili e poco amano il rumore delle barche a motore.

Navigare, nuotare e fare snorkeling che è una delle attività più apprezzate da chi ama il mare e vuole scoprire le sue meraviglie. Si tratta di nuotare in superficie con il viso immerso nell'acqua, respirando attraverso un boccaglio e osservando i fondali marini indossando una maschera

con delfini nell'immensità del mare aperto è un'esperienza mozzafiato.  I delfini, come del resto tutta la vita marina, affascinano tutti noi, in particolare coloro che desiderano interagire con queste splendide creature nel loro ambiente naturale.  

Nuotare con delfini nel nostro mare a bordo di uno yacht è il sogno di molti amanti della natura e dell'avventura. Le acque cristalline dell’Adriatico (anche se D’Annunzio le definiva verdi acque) sono il terreno di gioco perfetto per queste maestose creature e offrono la possibilità unica di vederle da vicino nel loro ambiente naturale.

Questa esperienza ti permette di connetterti con la natura e di apprezzare la bellezza del mare in modo più intimo. Inoltre, le barche a vela sono più economiche da gestire rispetto alle barche a motore, grazie al minor consumo di carburante e alla minore manutenzione meccanica. Esse sono più adatte per navigare in acque poco profonde e raggiungere baie nascoste e isole remote, offrendo la possibilità di esplorare luoghi unici e incantevoli.”

Parlare con i miei tre amici significa non accorgersi del tempo che passa ma lo spazio a mia disposizione per questi brevi racconti è come sempre tiranno e mi costringe a chiudere il registratore.

“Ma una domanda secca ve la voglio fare a chiusura: Cos’è per voi il mare?”

Comincia Tonino: Il movimento del mare ha per me un effetto quasi ipnotico, che genera una sensazione di tranquillità e benessere che mi permette di rigenerarmi. Il suono delle onde del mare mi induce in uno stato meditativo e stimola un atteggiamento di consapevolezza che mi fa sentire felice come mai mi capita a terra.”

“E per te Ezio?”
“La bellezza del mare risiede nella sua vastità, nei suoi colori cangianti, nel suono delle onde e nella sua capacità di evocare emozioni contrastanti. È un elemento che affascina, rilassa, e allo stesso tempo può spaventare. Il mare è un continuo movimento, un flusso di vita che ci connette alla natura e al nostro io più profondo.”

E, per concludere, registro il pensiero di Vittorio.

“L'orizzonte infinito, la sensazione di non avere confini, ci fa sentire piccoli e allo stesso tempo parte di qualcosa di più grande. Il mare può assumere mille sfumature, dal blu intenso al verde smeraldo, dal grigio della tempesta al rosa dell'alba. Ogni colore racconta una storia diversa. Il suono rilassante e ipnotico delle onde che si infrangono sulle fiancate può avere un effetto calmante sulla mente, quasi come una musica naturale. Il mare può essere calmo e placido, ma anche impetuoso e distruttivo. Questa dualità ci ricorda la forza della natura e la nostra fragilità. Il mare ci ricorda la libertà, la possibilità di esplorare, di viaggiare, di scoprire nuovi orizzonti. 

Il mare è anche simbolo di rinascita, purificazione e mistero. In molte culture, l'acqua è considerata un elemento purificatore, e il mare, con la sua profondità, racchiude un senso di mistero e di infinito. 

In definitiva, la bellezza del mare è un'esperienza sensoriale che tocca tutti i nostri sensi e ci connette con la natura e con noi stessi. È un luogo dove possiamo trovare pace, ispirazione e un profondo senso di meraviglia.”

Grazie, cari Ezio, Tonino e Vittorio, attraverso le vostre parole ho capito che il mare è come la musica: contiene e suscita tutti i sogni dell'anima e il canto del mare termina sulla riva o nei cuori di chi l'ascolta."