Sfogliando le pagine del calendario mancano nove giornate alla ripresa del campionato che, comunque avrà un prologo con il recupero tra Cremonese e Ascoli.

Sono stabilite anche le date del calciomercato. Quello estivo si aprirà il prossimo 1° settembre e si chiuderà il 5 ottobre, molto probabilmente a nuovi campionati già iniziati. La sessione invernale si aprirà il 4 gennaio 2021 e si chiuderà il 31 dello stesso mese. Dallo scorso 1° giugno, però, è già possibile depositare in Lega gli accordi preliminari tra squadre e giocatori per la stagione 2020-21. Questi contratti diverranno poi ufficiali sono una volta aperta la finestra di calciomercato. Le negoziazioni dureranno quindi quattro mesi.

L'imminente ritorno in campo fa sperare che il campionato possa arrivare alla sua conclusione naturale, ma l'algoritmo sarà un fattore di cui tenere conto di settimana in settimana.

I vari giocatori biancazzurri sono concordi nel dire che, anche se la classifica non è bellissima, hanno tutte le carte in regola per risalire e riscattare le ultime giornate giocate in cui non avevano fatto benissimo.  

La 12a giornata prevede invece il primo dei tre turni infrasettimanali e si giocherà il 30 giugno: si torna all’Adriatico per Pescara-Empoli, incrocio di ex con Pucciarelli da una parte, Pasquale Marino e Leo Mancuso dall’altra. Quella successiva, la 13a, si giocherà il 6 luglio con la trasferta sul campo della Cremonese.

Il ritorno in campo, comunque, sarà qualcosa di nuovo rispetto a quello a cui i calciatori erano abituati, chi sarà più bravo ad adattarsi alla nuova situazione avrà la meglio.  

In casa dei prossimi avversari, c’è ottimismo: noi siamo pronti, stiamo svolgendo allenamenti intensi e mirati per questo mini campionato, dove 10 gare saranno 10 finali. Ci sarà la possibilità di effettuare 5 sostituzioni, e da questo il mister ne trarrà vantaggio, siamo un gruppo coeso.

In attesa di rigiocare si parla della riqualificazione dell’Adriatico. Pescara non avrà un nuovo stadio, ma sarà sistemato quello esistente.

Alla domanda se i tifosi debbono cancellare dalla loro aspirazione quella di avere uno stadio nuovo, così come Sebastiani aveva detto e illustrato in pompa magna tempo fa, il sindaco Masci ha replicato che è da un anno che è operativo e nessuno gli ha mai chiesto o parlato del nuovo stadio di cui aveva letto e sentito alcune anticipazioni dai mezzi di informazione, ma nulla di concreto e di ufficiale.  

“Visto che ho avuto modo di vedere nei giorni scorsi la dottoressa Mincarelli e l’architetto Pezzi della Soprintendenza per le vicende legate al Bastione, al circolo Aternino e al Rampigna – ha precisato Masci - ho colto l’occasione per parlare anche del problema dello stadio e della necessità di trovare una soluzione, perché gli stadi italiani devono essere adeguati e, quindi, anche quello nostro.”