Sarà quasi per certo il 18 maggio la data che aprirà alla Fase-2 bis, specie per lo sport. Se tutto andrà bene, e se Speranza darà il consenso alla relazione presentata dal Comitato Tecnico Scientifico e dalla FIGC e se finalmente Spadafora avallerà il documento, si potrà parlare di serie A in ripartenza.

Poi sarà la volta dell’importante consiglio federale, dove si firmerà per la regola delle 5 sostituzioni   e per l’annullamento di qualunque retrocessione per quest’anno.

Si torna, così, di nuovo nel limbo dell’incertezza e si fa sempre più difficile sbrogliare il bandolo della matassa. Perché, se si dovesse ripartire da metà maggio con gli allenamenti collettivi, è chiaro che slitta di almeno tre settimane l’idea ventilata della ripresa di coppe e campionati. 

Ma il direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, replica che Spadafora non può bloccare o impedire ciò che l’UEFA ha deciso: la conclusione dei campionati entro il 3 agosto.

Insomma, una cosa è certa: gli atleti si possono allenare da soli, anche nei propri centri sportivi. Ma non possono per ora ritrovarsi, pur conservando il distanziamento sociale.

Spadafora continua a proclamare calma e pazienza. Gravina e Dal Pino premono perché, nonostante l’iniziativa definitiva del calcio francese, si torni a giocare. Insomma lo scontro fra Governo e Lega di Serie A è solo all’inizio.  

Quando ripartiranno serie B e Lega Pro?

Gravina per ora ha le idee chiare. Per i protocolli di sicurezza per ora può solo ripartire la A. Non ci sono date per la ripartenza della serie cadetta e della Lega Pro.

La Serie B invece verrebbe rivoluzionata diventando a 40 squadre, divise in due gironi, con ben 23 club dell’attuale Serie C che sarebbero promosse. Non sarebbe però facile stabilire i criteri da applicare per stabilire gli aventi diritto.

Intanto Daniele Sebastiani che non ha mai capito il significato del detto: un bel tacer non fu mai scritto… continua con le sue esternazioni. Passi quando si è autodefinito competente in materia di coronavirus, passi per le omelie sulla volontà da parte delle società di far ripartire il torneo, ma è inaccettabile la dichiarazione fatta che farebbe capire come abbia già silurato Legrottaglie. Infatti ha detto che vorrebbe un allenatore che avesse la capacità di lavoro di Zeman (ma non è stato lui a mandarlo via?) e la verve di un giovane e ha fatto tre nomi: Il primo è Fabio Caserta, 41 anni, rampante allenatore della Juve Stabia. È stimato dall’area tecnica biancazzurra e anche da qualche giocatore dell’attuale rosa. Il secondo è Alessio Dionisi, classe 1980, attualmente sulla panchina del Venezia. Il terzo nome è quello di Giuseppe Scienza, l’attuale allenatore del Monopoli.

Probabilmente Sebastiani sa cose che non sappiamo e cioè che il campionato di serie B chiuderà il torneo come si trova oggi e quindi con il Pescara salvo, perché se si dovesse rigiocare per concludere in torneo, con quale spirito lavorerebbe Legrottaglie?

Tutti i tifosi pregano che il campionato si chiuda qui, perché nonostante i recuperi di diversi giocatori, analizzando le partite rimaste, avremmo serie difficoltà proprio da parte della Cremonese che potrebbe scipparci il posto salvezza e sarebbe cavoli amari…