Il Pescara calcio pronto a gestire il “Mastrangelo” di Montesilvano? L'ipotesi ha già scatenato un vespaio di polemiche: il M5S locale, in una nota durissima, ha commentato la vicenda e le parole dell'assessore Pompei.     

Questo il pensiero dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Montesilvano Paola Ballarini e Gabriele Straccini che sottolineano i loro dubbi in merito allo stadio in via Senna a Montesilvano che andrebbe al Pescara Calcio.

“Le nostre perplessità sono molteplici, la prima domanda che ci poniamo è, visto che la Pescara Calcio è già morosa nei confronti del comune di Pescara per quanto riguarda il canone dello stadio Adriatico, chi ci garantirà di non subire la stessa sorte? Se, come l’assessore asserisce, la società si impegna a realizzare una serie di opere di riqualificazione e migliorie per un importo pari a 500-600 mila euro, con una convenzione di 10/15 anni a 0 canone o al massimo simbolico, con il solo pagamento delle utenze da parte della Pescara calcio. Quale sarà il guadagno per i cittadini di Montesilvano?”.

“Rischiamo di perdere l’utilizzo dello stadio che sarebbe quasi a totale appannaggio della Pescara Calcio, il campo, verrà utilizzato anche per gli allenamenti dei delfini e biancazzurri, ovvero i bambini 5/12 anni e under 13/19 che attualmente utilizzano altri campi, e per le partite della primavera? 

La società quindi non pagherà affitti ad altri stadi e avrà un guadagno sui proventi della pubblicità e i biglietti d’ingresso.  

La città, nella migliore delle ipotesi, a convenzione scaduta si troverà una struttura da dover rimaneggiare, e nel frattempo le società sportive locali saranno costrette a continuare ad allenarsi in 2/3 squadre contemporaneamente nel campo di via Ugo Foscolo. Certo, se pensiamo che questi amministratori sono gli stessi che hanno osteggiato da sempre il progetto della Grande Pescara, leggere oggi della loro volontà di affidare ad una squadra di Pescara una importante struttura, è quantomeno bizzarro.”

La risposta di Sebastiani non si è fatta attendere e ha precisato che, prima, non è stato lui a contattare i dirigenti del Montesilvano ma sono stati essi stessi a chiedere un suo intervento, secondo, la posizione contabile con il Comune di Pescara è chiara ed è positiva per la società di calcio che ha anticipato delle spese per la sistemazione del campo e ha “scontato” con le quote d’affitto dovute al Comune.

Comunque, senza cavillare sulla polemica sorta con gli amministratori del Comune di Montesilvano resta la considerazione che, quando non si parla chiaro, e quando non si sa tacere in tempo utile, si creano solo confusioni dannose.

I tifosi biancazzurri, a loro volta, non pare abbiano preso bene l’idea di “spostarsi” a Montesilvano mentre, invece, vedrebbero bene l’eventuale risistemazione dello storico “Rampigna” che tanta parte ha nella storia calcistica della Pescara Calcio.

Qualche tifoso, in appoggio alle idee del Ferguson dei colli, ha scritto e detto che, con i soldi suoi, il ragionier Sebastiani può fare quello che vuole…

Certo, con i soldi suoi, non con quelli della Pescara Calcio o Delfino Pescara1936 S.p.A., che dir si voglia.

Il problema è che il ragionier Sebastiani ama troppo parlare e per crearsi una immagine di imprenditore del calcio avveduto e lungimirante, parla di centri sportivi da realizzare a breve e mai fatti; di nuovi stadi con pompose presentazioni ufficiali che sono solo un fiume di parole al vento e mai passati alla fase concreta realizzativa; di società di grosso spessore tecnico e amministrativo e poi ha un parco giocatori di proprietà di livello assai modesto; ha chiesto e ottenuto “aiuti” dai tifosi che hanno sottoscritto i bond e che dovevano servire per l’acquisto del Poggio oggi chiamato con la prosopopea dei provinciali, “Delfino training centre”, mentre nella realtà è rimasto il Poggio degli Ulivi di proprietà di De Cecco.

Ho illustrato a suo tempo un campionato di grosso prestigio tecnico e siamo salvi solo perché il campionato è fermo e, tutti i tifosi si augurano che non venga ripreso altrimenti le anticipazioni fatte potrebbero cadere malamente nel fallimento di un torneo che ha messo in evidenza tutti i limiti della gestione del Ferguson nostrano.